“Ma la città di Como lo vuole davvero il Centro federale del ghiaccio?”
Una nota del Pd comasco condivisa anche da Luca Gaffuri chiede chiarezza al sindaco Rapinese sul progetto del ghiaccio, ma anche su tante altre opere

La scelta su dove collocare il futuro Centro federale degli sport del ghiaccio continua ad animare discussioni e prese di posizioni. Nelle scorse settimane Alessandro Rapinese, sindaco di Como, una delle città che si candida a ospitare la struttura, aveva sferrato un attacco a Varese per la determinazione con cui il territorio chiedeva di aggiudicarsi il progetto. “Istituzioni compatte a pochi minuti dall’inizio del consiglio Comunale per mostrare la completa unità di intenti nei confronti di una candidatura di Varese in Regione per la realizzazione del centro federale del ghiaccio” pubblicavamo giorni fa con una inedita foto di tutti gli esponenti politici ed economici.
Al di là delle uscite di Rapinese, la situazione sembra profondamente diversa a Como. Il Partito democratico e Luca Gaffuri, esponente di spicco del Pd ed ex capogruppo in Regione, pubblicano un post su Facebook in cui si domandano se davvero la città voglia quel progetto.
“Dunque, dunque, vediamo se abbiamo capito bene dal giornale (eh già, dal giornale; di un progetto di questa portata non vorrai per caso parlarne in consiglio comunale; no, no, meglio tenere tutto segreto, giornale a parte).
Dicevamo, se abbiamo capito bene, la città di Como vuole fortissimamente ospitare presso l’area di Muggiò il nuovo Centro Tecnico della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (anche se ai cittadini di Como e ai loro rappresentanti non è stato chiesto in alcun modo cosa ne pensassero).
Sempre se abbiamo capito bene, i 25 milioni di euro di finanziamento servirebbero per realizzare uno stadio del ghiaccio della capienza di 5000 spettatori (diconsi cinquemila), un’altra struttura con pista olimpica per allenamento, ben due piste da curling e una palazzina direzionale.
La città di Como lo vuole così fortemente (sì, lo sappiamo, che nessuno ve lo ha chiesto), che è disposta, come si suol dire, a propria cura e spese, a realizzare un autosilo di 8 piani per 1600 posti auto (sì, chi lo propone è la stessa persona che da anni dice che solo un incapace non chiuderebbe subito l’autosilo Val Mulini; a proposito, l’ha chiuso?) e a demolire la piscina esistente (sì chi lo propone è la stessa persona che un anno fa diceva che l’avrebbe riaperta in tre-sei mesi) e a ricostruire in altro luogo (eh sì, lì ci deve mettere l’autosilo) una piscina olimpionica con due vasche di allenamento, nonché una piscina all’aperto.
Tempi, costi e modalità di reperimento delle risorse necessarie non sono al momento noti; problema trascurabile pare.
Ma la città di Como lo vuole così fortemente, fortemente (sì, lo sappiamo, che nessuno ve lo ha chiesto), che è anche disposta a rinunciare al palazzetto dello sport per il quale era già stato sviluppato un progetto ed erano stati ottenuti finanziamenti (eh, se non ci sta, non ci sta).
Del resto è così banale dedicarsi a basket, pallavolo, ginnastica, atletica pesante, arti marziali ecc., quando tutti potremo finalmente dedicarci al curling. E’ così entusiasmante guardarlo alle olimpiadi.
Insomma “impiegheremmo AL MEGLIO, soddisfacendo una REALE esigenza, risorse della nostra Repubblica, aumentando considerevolmente la qualità della vita dei nostri cittadini”; lo dice la lettera del sindaco.
Non crediamo sia così. Su un progetto così importante per la città, tuttavia, saremmo pronti a fare squadra e a lavorare al fianco dell’Amministrazione per il bene dei cittadini. Peccato che quest’ultima tenti di coinvolgerci solo a cose fatte, senza condividere prima la proposta”.
A distanza di qualche ora è arrivato il commento secco della società Hockey Como. “Siete pronti a fare squadra… e di conseguenza a differenza di altre realtà siete solo in grado di criticare un progetto che porterebbe alla nostra città una struttura finalmente funzionale… siete negli anni stati solo in grado di far morire lo sport a Como e lasciare le nostre strutture inadeguate ed in balia dei piccioni… continuate cosi…”
IL POST COMPLETO DEL PD PROVINCIA DI COMO
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