Presentato lo studio di fattibilità della ciclopedonale “Grandate-Malnate”

La Provincia di Como ha mostrato il progetto tecnico-economico dell'opera che sorgerà sull’ex sedime ferroviario

ciclopedonale grandate malnate

La ferrovia che collegava Varese e Como è chiusa dal 1966. Dal luglio di quell’anno i binari e il sedime ferroviario sono stati abbandonati e in molti casi non si nota nemmeno più la colonna vertebrale di quella tratta, attiva dal 1885. Ora, utilizzando quel tracciato, è in progetto la ciclopedonale che collegherà Grandate a San Salvatore di Malnate, laddove c’era la stazione in condivisione con Binago. Saranno circa 15 chilometri, gran parte dei quali passeranno proprio sul vecchio sedime ferroviario e che per la quasi totalità sono in provincia di Como. E il progetto è stato presentato questa mattina a Villa Gallia a Como lo studio di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione dell’opera che attraverserà i Comuni di Como, Grandate, Montano Lucino, Villa Guardia, Lurate Caccivio, Olgiate Comasco, Albiolo, Solbiate con Cagno, Binago e Malnate.

«Era il febbraio del 2022 quando ho incontrato i Sindaci dell’area dell’Olgiatese per poter lavorare insieme al recupero di quel sedime. Con la firma successivamente di un protocollo d’intesa tra Provincia e Comuni interessati, avvenuta a maggio 2022, ci si è messi al lavoro, individuando il Comune di Villa Guardia come capofila – ha raccontato il Presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca –. Oggi, grazie al lavoro di squadra dei Comuni, d’intesa con Provincia e con Regione Lombardia, presentiamo un progetto di valenza sovraccomunale che, una volta terminato, andrà a beneficio dell’ambiente e della comunità intera, arricchendo così ulteriormente il nostro territorio».

ferrovia Malnate Grandate

La ferrovia Como-Varese, altrimenti chiamata “Traversata”, era una linea ferroviaria in concessione alle Ferrovie Nord Milano che collegava Como a Varese, in esercizio fra il 1885 e il 1966. La linea fu chiusa al traffico passeggeri il 31 luglio 1966, ufficialmente a causa dello scarso traffico e della lontananza fra le stazioni e i paesi.  Nel progetto presentato oggi dallo Studio di Ingegneria Broggi Marelli, il tracciato del percorso ciclopedonale coincide in larga parte proprio con il sedime ferroviario dismesso e si svilupperà per circa 15 chilometri. L’importo totale dei lavori sarà di 5.225.000 euro e Regione Lombardia ha già stanziato un primo contributo pari a 500.000 euro.

«Si tratta di un esempio virtuoso di collaborazione tra Comuni, Provincia e Regione per realizzare un’opera voluta da cittadini e associazioni del territorio – ha spiegato Valerio Perroni, Sindaco di Villa Guardia e capofila del progetto –. Sono contento perché il tema della mobilità “lenta” non rappresenta una semplice esigenza di spostarsi da un punto A ad un punto B in bici o a piedi, ma ha un valore e un senso più profondo solo se i cittadini e i Comuni si riappropriano di spazi e del paesaggio, facendoli vivere».

Attualmente risultano già realizzati o in fase di completamento i tratti del percorso ricadenti nel territorio comunale di Villa Guardia, fatta eccezione per una breve porzione di tracciato nei pressi del confine con il Comune di Lurate Caccivio, in prossimità del corso d’acqua denominato “Roggia Fossato”. Allo stesso modo, un breve tratto del sedime in Comune di Lurate Caccivio risulta già riqualificato a pista ciclopedonale (collegamento tra via Varesina e strada Variola e un breve tratto in via XX Settembre), così come tratti in Comune di Montano Lucino e Grandate fiancheggianti le vie Adda e Valtellina.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Luglio 2023
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