Tentato omicidio a Varese fuori dall’aula studi, depositata la perizia, sentenza a settembre

La perizia sul giovane algerino di 27 anni in carcere a Pavia per il tentato omicidio di un minore nei pressi dell’aula studi a Varese è stata depositata oggi, 11 luglio, dinanzi al giudice per l’udienza preliminare dove è in corso il processo: il quesito dell’esame era quello di fare chiarezza sulle capacità psico-fisoche dell’imputato al momento dei fatti, un ragazzo con problemi legati alle dipendenze da sostenze stupefacènti.

L’imputato, oggi in aula, è difeso dall’avvocato milanese Claudia Liotto che si riserva sul contenuto della perizia depositata nella giornata di lunedì, un passaggio tecnico importante dal momento che il rito che si sta dibattendo è un giudizio abbreviato condizionato proprio dall’analisi del soggetto finito in carcere arrestato dalle Volanti perché accusato, quel sabato pomeriggio di ottobre, l’8 del 2022, di aver accoltellato un diciassettenne e di averlo scaraventato da una balaustra che dà sul piano inferiore della piazza in centro a Varese fra le vie Como e Morosini da tutti conosciuta come zona “aula studi”. La perizia è stata stilata dallo psichiatra forense Lorenzo Mapelli.

La prossima udienza è stata fissata per settembre con discussione e lettura del dispositivo: col rito abbreviato l’imputato potrà beneficiare dello sconto di un terzo sulla pena.

Lo stesso imputato era comparso sempre a Varese nella mattinata di martedì dinanzi al giudice monocratico per la contestazione legata all’accusa di un porto abusivo d’arma impropria: per quella corta lama il giovane è stato assolto per particolare tenuità del fatto.