Un luglio spettacolare a Varese con Varese Summer Festival e Tra Sacro e Sacro Monte
Due Festival prestigiosi, due location straordinarie, interpreti straordinari: è stato un luglio davvero speciale per la cultura varesina quest'anno. Che merita di continuare
Due Festival prestigiosi, due location straordinarie, interpreti straordinari: è stato un luglio davvero speciale per la cultura varesina quest’anno. A dirlo sono i numeri, comunicati proprio in queste ore dagli organizzatori dei due festival: sia al Sacro Monte che ai Giardini Estensi.
Sono stati oltre 2500 gli spettatori di Tra Sacro e Sacro Monte, non solo per le serate alla quattordicesima cappella – che hanno visto tra i protagonisti Simone Cristicchi, Giacomo Poretti e Giancarlo Giannini – ma anche per i tanti eventi collaterali sparsi per tutto il mese di luglio.
Un festival per cui gli spettatori sono, secondo Chiodi «Il vero motore. Dopo quattordici anni mi stupisco ancora quando incontro chi ha fatto chilometri per raggiungerci e senza battere ciglio prende la navetta e si lascia stupire prima che dallo spettacolo, dal borgo del Sacro Monte. E proprio il borgo è il senso e il cuore di questo festival. Ha senso perché è qui. Ha senso perché questo è un luogo che, più di moltissimi altri, porta ad interrogarsi contemplando la forza, la bellezza e, ahimè, talvolta la violenza del Creato. Ci siamo impegnati molto, anche con incontri specifici, per far coincidere le esigenze di chi qui vive e opera con quelle della manifestazione. Certo c’è ancora molto da fare, ma il dialogo è una grande opportunità di miglioramento».
Sono stati invece oltre 9.500 gli spettatori che dal 19 al 30 luglio hanno seguito ai Giardini Estensi il Varese Summer Festival, 8 appuntamenti tra musica e teatro con Drusilla Foer, Alice, Goran Bregovic, Francesco Gabbani, Katia Follesa e Angelo Pisani, Stefano Bollani e i due tributi Morricone Film History diretto da Simone Giusti e Pink Floyd History – The Dark Side Orchestra, con circa 8000 biglietti venduti su Ticketone e circa 1500 biglietti venduti al botteghino.
«Una manifestazione di grande importanza, all’altezza della preziosità dei Giardini Estensi – Ha spiegato Filippo De Sanctis, direttore del Teatro di Varese – Ed è importante sottolineare anche come il pubblico sia stato altrettanto rispettoso dell’organizzazione circa il luogo di particolare pregio in cui il festival si è svolto, rendendo l’iniziativa perfettamente sostenibile, nonostante la grande affluenza».
Una parte consistente di spettatori proveniva inoltre da fuori città indicando una percentuale di oltre il 40% di spettatori provenienti da fuori provincia e fuori regione: tra le altre Liguria, Sardegna, Trentino , Piemonte, Lazio, Emilia Romagna.
«Il festival ha sostenuto concretamente il flusso turistico a cui in fase di progettazione abbiamo puntato, in sintonia con il Comune di Varese, elaborando una programmazione con spettacoli dal target trasversale e di alto profilo che potessero valorizzare il luogo ed offrire al pubblico momenti di svago ed occasione per godere di momenti di teatro e musica in una cornice suggestiva come quella dei Giardini degli Estensi – sottolinea Alessandro De Luigi direttore della AD Management, agenzia specializzata nell’organizzazione di eventi musicali e teatrali che ha organizzato il festival – Come organizzazione siamo soddisfatti, ringraziamo il Comune di Varese per la preziosa collaborazione e ringraziamo i cittadini ed il pubblico per l’entusiasmo dimostrato».
Un entusiasmo dimostrato equamente dagli spettatori per i due festival: la sfida della concomitanza, che si temeva fino all’ultimo avrebbe svantaggiato uno dei due, e quindi in buona sostanza la cultura a Varese, è stata comunque vinta.
«Il successo del Varese Summer Festival credo abbia dimostrato che, anche nello scivoloso terreno della “cultura”, si può pensare in grande – ha commentato l’assessore alla cultura Enzo Laforgia – Eventi di questo genere, sostenuti da seri professionisti del settore, sono il frutto di una oculata programmazione, che non mette in ombra le numerose proposte dell’estate varesina, ma, al contrario, generano una circolazione virtuosa di manifestazioni, facendo conoscere anche al di là del perimetro cittadino la ricchezza e la fertilità del nostro territorio».
Ora non c’è che attendere il bis: che per Tra Sacro e Sacro Monte significa una 15esima edizione scintillante, come già preannunciata dal direttore artistico, e la seconda edizione del Varese Summer Festival, che ha già evidentemente riscosso i favori del pubblico.
Ma ci aspettiamo però che questo luglio speciale abbia dato ispirazione anche ad altri operatori culturali, ai locali della zona, alla città: «Guai a ritenere che l’azione culturale di questa amministrazione si esaurisca nella sola stagione estiva – conclude infatti Laforgia – Il Varese Summer Festival ha rappresentato il momento apicale di un’attività che dura tutto l’anno e che ruota intorno ai musei, alla biblioteca, alle rassegne letterarie, agli spettacoli per bambini, alla puntuale valorizzazione del patrimonio storico artistico e a tutte le innumerevoli iniziative messe in atto dai singoli operatori con o senza il sostegno del Comune. Dovremmo tutti fare uno sforzo nel pensare ad un sistema culturale articolato e plurale, senza restringere lo sguardo al proprio, spesso minuscolo, orizzonte».
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Sono molto contento che i due eventi abbiano riscosso il favore del pubblico e siano risultati sold out ma, mi chiedo se per i cittadini di Varese e per i turisti non sarebbe stato meglio programmarli in modo che non ci fosse sovrapposizione e permettere di assistere a tutti gli spettacoli. Il paradosso è che a Varese c’è una grande offerta di cultura concentrata in 15 giorni e poi basta. Mi sembra che il Comune sia stato parte dei due eventi. Non era possibile una migliore programmazione?