Una gita a Biegno e la salita in vetta al Monte Gambarogno
Biegno è l'ultimo piccolo centro abitato della Val Veddasca. Un borgo caratteristico abbarbicato su un promontorio a mezza costa. È possibile poi salire fino a 1500 metri in vetta al monte
Il nostro lettera Ulisse Piana ci manda alcuni scatti da Biegno. È un piccolo centro abitato di antica origine in Val Veddasca che nel 1751 venne registrato come un centro di 353 abitanti. Nel 1809, si legge su Wikipedia, al Comune di Biegno venne aggregato il limitrofo Comune di Lozzo, che recuperò l’autonomia nel 1816. Popolato da 434 persone nel 1921, il comune venne soppresso nel 1928 e fuso ai comuni di Armio, Cadero con Graglio e Lozzo, formando il nuovo comune di Veddasca.
Nel 2014 ha seguito le sorti di tutto il comune di Veddasca ed è confluito nel nuovo comune di Maccagno con Pino e Veddasca.
Biegno “è l’ultimo villaggio che troviamo sulla riva destra del Giona alla bella altezza di 827 m. Il panorama non è meno attraente dei paesi disseminati all’intorno di questa importante e pittoresca Valle Veddasca” come riporta nel suo testo Federico Crimi sul sito della Val Veddasca.
L’abitato non ha mutato di molto l’aspetto generale rispetto alla descrizione del 1925: raggruppato su un piccolo promontorio a mezza costa, aperto alla sottostante valle e come ritagliato nel folto dei boschi che lo circondano, è preceduto dalla mole della Chiesa di Santa Maria Nascente sorta a partire dall’ultimo quarto del XVI sec.
La chiesa si presenta nella veste assunta dopo riforme del primo Settecento, con ritocchi ottocenteschi. La facciata è a capanna ed è percorsa da due ordini di lesene, classicamente sovrapposte (doriche e ioniche), e intervallati da un fregio a triglifi. L’interno è a navata unica, scandita in due campate e aperta presso il presbiterio da due cappelle maggiori, innalzate sino al limite della navata e contrapposte a configurare una sorta di transetto; le due campate della navata ospitano due cappelle minori e, presso l’ingresso, a sinistra, il battistero.
Biegno può rappresentare l’inizio di una passeggiata di circa 10 chilometri che arriva fino al Monte Gambarogno. Dagli 892 metri di Bingo si sale fino ai 1533 della vetta.
Un semplice sentiero dapprima a mezza costa e poi in leggera salita che porterà, prima, fino alla splendida chiesetta e bivacco di Sant’Anna. Si imbocca quindi il versante occidentale del Gambarogno, risalendo per prati fino ad arrivare in vetta.
La discesa, lungo la cresta meridionale, tra prati, boschetti ed alti faggi, torna nuovamente al passo di Sant’Anna per ridiscendere a Biegno.
L’escursione consente di ammirare il versante della valle Veddasca opposto a Piero, raggiunge il Canton Ticino con la possibilità di visitare la chiesetta di S. Anna (con alcuni antichi affreschi) e raggiunge la vetta del monte Paglione con splendidi panorami sul lago Maggiore. Tutta l’escursione è discretamente segnalata, da Biegno si cammina su strada asfaltata per un piccolo tratto; il dislivello totale è attorno ai 900 m, il percorso totale è fattibile tutto l’anno.
PER RAGGIUNGERE BIEGNO
Con il bus da Luino in via XXVAprile che arriva a Maccagno al parcheggio SPVA 5 per poi camminare per circa 3 minuti fino a Biegno ( durata di 58 minuti)
Con l’auto lungo la Strada Provinciale 5 che si prende sul lago Maggiore a Maccagno dove comincia la salita della provinciale 5.
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