Varese abbraccia Drusilla Foer: più di millecento alla prima serata del Varese Summer Festival

“Uh! Boia!”
A dare la misura dell’eccezionalità della prima serata del Varese Summer Festival è la sincera esclamazione, arrivata a fine serata, di Drusilla Foer quando ha chiesto ai tecnici delle luci di illuminare anche la zona del pubblico.

“Me li fate vedere?” era stata la domanda. E di fronte al fiume di persone che riempiva quel tratto dei giardini Estensi, quello che dal cortile d’onore arriva alla fontana, l’ “Eleganzissima“, si è lasciata andare a questa esclamazione un po’ da osteria: che ha fatto sorridere i presenti, ma ha riempito un po’ il cuore di tutti, dagli organizzatori alla protagonista e al pubblico.

La prima serata del Festival che fino al 30 luglio riempirà letteralmente la parte nobile dei giardini settecenteschi che fanno da cornice al Comune di Varese non poteva partire meglio: oltre 1100 persone, un tempo fantastico, caldo ma addolcito da un refolo che rendeva piacevole stare all’aperto, una interprete che ormai si può paragonare alle iconiche  chansonnières italiane come Milva o la Vanoni, con in più quel fascino particolare che le deriva dall’essere un uomo all’anagrafe, ormai comunque diventato un dettaglio di poco conto nell’insieme dei suoi spettacoli.

Conta di più l’ironia toscana, lo stile innato, la vena di malinconia che pervade anche i momenti più divertenti, e tiene lo spettacolo su toni molto più impegnati di quello che qualcuno potrebbe attendersi. «Già mi immagino voi che dite “Stasera vado a sentire la Foer, ci faremo un sacco di risate”» spiega Drusilla mimando poi un harakiri, dopo i momenti in cui condanna la guerra o racconta il disagio mentale.

La Foer non è infatti solo risate, è nella sua anima di artista: un pacchetto da prendere tutto insieme. Battute al vetriolo e pensieri di morte, la telefonata dell’Ornella e la versione triste di I Will Survive, che da sempre viene spacciata per musica dance, ma ha un testo davvero malinconico. «Vi ringrazio di accogliermi anche cosi» spiega, consapevole, al suo pubblico varesino.

Buona la prima: l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia e il direttore del teatro di Varese Filippo De Sanctis

Un pubblico che l’ha riempita di affetto, tanto da commuoverla in diversi momenti: a salvarla solo il suo fido gin tonic, e i tre eccezionali cavalieri sul palco: Loris di Leo al piano, Nico Gori ai fiati e Franco Godi 83enne dal fisico e dalla personalità eccezionali, come quest star: «Forse non conoscete lui, ma quello che ha scritto lo conoscete benissimo: conoscete bidibodibù? E la pubblicità della Nuvenia? e la sigla di Uno Mattina? sono tutte sue!».

Il suo fortunato spettacolo “Eleganzissima” dopo diversi anni di tour  – è stato già anche a Varese, nei primi mesi del 2022 – è ormai alle sue ultime repliche: e il dispiacere di lasciarlo andare da parte della sua creatrice, dopo che ha subito mille evoluzioni che l’hanno reso sempre diverso, è palpabile. Non tanto per l’applauso: «È bello per carità, ma c’è qualcosa che mi piace di più dell’applauso: il silenzio che sento quando mi ascoltate» ha sottolineato.

Alla fine Drusilla Foer, già ammaliata dal luogo in cui ha recitato, ha voluto ringraziare i varesini, «Perchè avete fatto lo spettacolo esattamente quanto noi»: e l’ha fatto con un semplice, ma sentitissimo “Ma che bella serata…” che il pubblico dei Giardini ha ricambiato col cuore.

Il Varese Summer Festival torna già giovedì 20, con uno spettacolo del tutto diverso: l’artista Goran Bregovic, con la sua straordinaria musica balcanica. L’appuntamento è, ancora, ai giardini Estensi alle 21.30.