Antenna a Olgiate Olona, “beffa d’agosto” per i residenti del rione S. Antonio

Dopo le proteste e la raccolta di firme, questo agosto porta nuove preoccupazioni per gli abitanti del rione Sant’Antonio di Olgiate Olona contrari all’installazione di un nuovo impianto per la telefonia mobile nel quartiere.

A creare apprensione, la notizia che le due compagnie telefoniche interessate hanno presentato al Comune la documentazione (Scia) per l’installazione dell’impianto contestato.

«Come cittadini del rione Sant’Antonio abbiamo appreso che le compagnie telefoniche Tim e Vodafone hanno inviato all’ufficio tecnico del Comune di Olgiate Olona la Scia per l’installazione dell’impianto di telecomunicazioni sul palo costruito nello scorso mese di febbraio in via Goito – scrivono i cittadini – Questo evento, che è il preludio per l’installazione effettiva dei ripetitori, giunge al termine di lunghi mesi nei quali come cittadini del rione ci siamo mossi dialogando sia con l’Amministrazione sia con la proprietà del terreno su cui sorge l’antenna».

«Consapevoli di aver fatto, da parte nostra, tutto ciò che era in nostro potere fare, a differenza forse di chi aveva la possibilità di modificare effettivamente il corso degli eventi, vorremmo riepilogare quanto fatto da febbraio ad oggi. Abbiamo fin da subito lanciato una petizione, che in pochi giorni aveva raccolto 180 firme, immediatamente protocollata e a seguito della quale si sono svolte diverse interlocuzioni con l’Amministrazione comunale, riuscendo a portare come tema di dibattito del Consiglio comunale del 20 aprile scorso la necessità di redigere un regolamento al fine di forzare le aziende di telecomunicazioni a concordare preventivamente con gli enti comunali il posizionamento di nuove antenne. Nell’ultima di queste riunioni, svoltasi nella mattinata di giovedì 6 luglio e a cui era presente anche il proprietario del terreno, siamo riusciti ad ottenere l’invio di una lettera, firmata sia da quest’ultimo, sia dal Sindaco, in rappresentanza di tutta la cittadinanza comunale, con lo scopo di richiedere quantomeno lo spostamento del palo in una zona più remota della proprietà, più lontano possibile dalle abitazioni. A questa lettera l’azienda non ha mai risposto, e giungiamo ora a conoscenza del fatto che le compagnie telefoniche installeranno a breve i ripetitori».

Una coincidenza temporale che per i cittadini di S. Antonio ha il sapore di una beffa: «La coincidenza temporale di questo evento con l’inizio del mese di agosto, tradizionalmente dedicato al riposo e alle vacanze, ci fa anche sospettare che le mancate risposte siano legate a una volontà di approfittare del fisiologico silenzio dell’opinione pubblica tipico dei mesi estivi per portare a termine i lavori, bloccati grazie al nostro intervento da ben sei mesi. Vorremmo infine portare altre due considerazioni su questa vicenda. La prima è un’amara constatazione di come gli strumenti della vita democratica del nostro Paese siano poco utili di fronte alle pressioni e agli interessi privati,  sia da parte dell’azienda, sia delle compagnie telefoniche, sia della proprietà del terreno. In secondo luogo, riteniamo altamente improvvida, seppur legittima, la scelta della proprietà di affittare il proprio terreno senza minimamente porsi dubbi sulla collocazione della futura infrastruttura, cioè in un quartiere altamente abitato che negli anni ha avuto un notevole popolamento, e ove è già presente da 20 anni un’analoga infrastruttura per telecomunicazioni a distanza di meno di 200 metri, né interessarsi ai bisogni e al parere dei cittadini della zona, in un Comune così piccolo dove quasi tutti si conoscono”.

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