L’arte della plastica: alla scoperta di come è nato un materiale versatile

Le problematiche legate all’uso (e abuso) della plastica sono ben note, ma questo materiale è molto utile nella vita delle persone perché viene utilizzato in molte innovazioni tecnologiche e rende funzionanti macchine importanti

Lati Spa

Se nel vocabolario della lingua italiana cercassimo l’origine della parola plastica, scopriremmo che il termine deriva da un concetto greco traducibile come “arte di modellare”. La parola tedesca che identifica questo materiale è “der Kunstoff”: è composta da “Stoff”, che significa materiale, e preceduto da “Kunst”, che indica l’origine artificiale della materia ma che, come sostantivo, significa Arte.

Pare che allora la plastica contenga ed esprima persino nel suo stesso nome l’idea di arte. Riflettendo sulla natura dei nomi, i Latini sostenevano nomen omen, ossia che nel nome fosse scritto il destino di chi lo porta.

La bachelite

Leo Baekeland nel 1900 ha scoperto casualmente che facendo reagire fenolo e formaldeide si ottiene una massa nera, solida e indistruttibile. Ne fu talmente orgoglioso da darle il suo nome: bakelite.

Dagli esperimenti di Baekeland all’introduzione massiccia della bachelite nel mondo industriale il passo fu brevissimo. Questo nuovo materiale divenne il mezzo con cui idee, fantasie e concetti di progettisti, inventori e designer assumevano finalmente forma e sostanza.

La bakelite si prestava infatti per essere stampata anche in geometrie molto grandi e complesse, a differenza di ogni altro materiale al tempo esistente, naturale o artificiale. I relativi processi industriali erano rapidi ed economicamente vantaggiosi. Infine i manufatti in bakelite non erano solo belli a vedersi ma anche non deformabili, non attaccabili da parassiti, luce, calore e sostanze aggressive.

La reazione chimica irreversibile con cui nasce la bakelite ci consegna oggetti sostanzialmente eterni.

I collezionisti di modernariato comprano ancora oggi articoli vecchi di oltre un secolo, disegnati da penne famose nella storia del design industriale. Tante invenzioni dello stesso periodo presero vita grazie alla bakelite. Un esempio è la radio, il cui primo circuito si trovava in mobili plastici fantastici creati da designer famosi come Castiglioni, Caccia Dominioni, Coates e Chermayeff.

Plastica, quale futuro?

La plastica è molto importante nella vita delle persone perché viene utilizzata in molte innovazioni tecnologiche. Le macchine che utilizzano la plastica sono molto preziose non solo dal punto di vista economico, ma anche per quanto riguarda lo sviluppo, l’usabilità, l’ergonomia e la modernità. La plastica è fondamentale per il futuro della tecnologia e della tecnica.

L’idea di plastica usa e getta non è ancora nemmeno all’orizzonte; la plastica è un materiale prezioso che ospita e rende funzionanti macchine importanti.

Come è cambiata la percezione del valore che noi oggi abbiamo della plastica? Perché questo materiale così versatile e unico è diventato quel problema tanto grande e difficile da risolvere per ambiente e società? La plastica è cambiata nel tempo per adattarsi ai cambiamenti della società e dell’economia. Ha seguito l’aumento del consumo e il nostro uso poco responsabile delle risorse del Pianeta.

Continua a seguire la rubrica di LATI Industria Termoplastici per scoprire quando e come la plastica è diventata un grosso problema per l’ambiente.

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Pubblicato il 09 Agosto 2023
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