Dopo le frasi su Bologna, il capogruppo di Lonate criticato da destra e sinistra
"Dichiarazioni fuori luogo e da condannare" dice il responsabile enti locali di FdI Martignoni. L'opposizione intanto presenta una mozione che chiede le dimissioni di Mantovani da capogruppo e l'intitolazione dell'area mercato al 2 agosto 1980. Potrebbe essere punto d'incontro e un atto di chiarezza

L’uscita sulla strage di Bologna «provocata da un vagone palestinese fatto esplodere» potrebbe comportare conseguenze per Armando Mantovani, capogruppo del centrodestra a Lonate Pozzolo e segretario locale della Lega. Criticato dai maggiorenti di Lega e Forza Italia, oltre che ovviamente dall‘opposizione a Lonate, che chiede alla sindaca Elena Carraro di rimuoverlo da capogruppo.
Le frasi sul «vagone palestinese» sono sembrate troppo anche nel centrodestra, fuori dalle contrapposizioni di Lonate. Se Fratelli d’Italia lonatese ha fatto un comunicato in cui parlava di provocazione ordita dalle opposizioni (ma senza spendersi poi tanto per difendere Mantovani), più netto è stato il responsabile enti locali di FdI, Giuseppe De Bernardi Martignoni, che ha parlato di «dichiarazioni fuori luogo e da condannare», come dichiarato a Informazioneonline. «Mantovani ha esposto delle teorie che non hanno mai avuto seguito. È stata una strage dei neofascisti, della Mambro e di Fioravanti, con trame dei servizi deviati».
Martignoni non si è spinto a ipotizzare conseguenze per Mantovani, ma certamente ha chiesto un atto di riparazione: «Auspichiamo che dica chiaramente che c’è stato uno sbaglio madornale. È stato un grave errore di percorso da parte di una persona che probabilmente in un momento di foga ha tirato fuori una versione della vicenda non sensata».
Dalla stessa segreteria provinciale della Lega è venuta, se non irritazione, almeno l’ammissione che l’intervento era particolarmente sgangherato.
Ma ci saranno davvero conseguenze? La minoranza lonatese di Uniti e Liberi chiede atti politici chiari per chiudere la vicenda. «Abbiamo presentato una mozione affinché tutto il Consiglio Comunale. e in particolare la maggioranza, riconosca pubblicamente l’assurdità e l’infondatezza delle dichiarazioni del capogruppo di centrodestra e affinché questa presa di distanza abbia una concreta espressione si proceda all’intitolazione dell’area mercato di Lonate Pozzolo al 2 agosto 1980» spiega in una nota la lista civica guidata dall’ex sindaca Nadia Rosa.

La mozione nello specifico chiede anche di revocare la nomina di capogruppo a Mantovani (e le deleghe specifiche affidate tra l’altro nella stessa seduta di consiglio), a prendere «le distanze dalle affermazioni» del consigliere leghista e – appunto – a intitolare l’area mercato “Piazzale 2 agosto 1980 – strage neofascista di Bologna”.
La proposta di riprendere in mano la dedicazione del piazzale al 2 agosto ’80 è venuta ieri anche da Giuseppe De Bernardi Martignoni, come “via d’uscita” alla vicenda. Se si arrivasse a una dedicazione sarebbe un atto di chiarezza non scontato. Che va oltre la sanzione di una singola frase di un singolo consigliere.
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