Due addetti alle pulizie di Malpensa malmenati da un senzatetto
Un nuovo episodio riaccende l'attenzione sulla presenza di persone senza fissa dimora, che a volte hanno anche problemi psichiatrici o di dipendenze. Le presenze fisse sono meno di trenta, ma altre transitano per dei periodi

Ancora un episodio di violenza con protagonisti senzatetto a Malpensa: due addetti alle pulizie sono state avvicinati e malmenati da un clochard, denuncia il sindacato Flai. Protagonista sarebbe stato un senzatetto che è una presenza fissa al Terminal 1.
«Chiediamo un intervento celere delle istituzioni a tutela dei lavoratori» ha detto Antonio Perna, segretario regionale della Flai.
I due addetti stavano effettuando un intervento di igienizzazione di un’area accanto al locale motore degli ascensori quando si sono imbattuti nel senzatetto, di quelli che appunto cercano anfratti dell’aerostazione da trasformare in “casa”: l’uomo ha preso a pugni uno dei due lavoratori e subito dopo anche il collega intervenuto in sua difesa. I due sono stati accompagnati al Pronto soccorso di Somma Lombardo, sono stati poi dimessi con una prognosi di tre giorni.
L’episodio si aggiunge a una lunga serie di altre aggressioni che hanno toccato soprattutto gli addetti alle pulizie. Se è vero che di rado i senzatetto si mostrano aggressivi con passeggeri o altro personale, gli interventi degli addetti alle pulizie non sono graditi proprio perché spesso “disturbano” la quotidianità precaria delle persone senza fissa dimora allontanati per igienizzare gli spazi (ma c’entrano a volte anche problemi psichiatrici, come nel caso di una senzatetto che aveva aggredito senza motivo due addette).
A Malpensa sono stati censiti fino a un massimo di cento senzatetto, anche se la stima sulle presenze fisse – più precisa – parla di 28 persone, secondo il report presentato nell’ultimo incontro sul tema alla Prefettura di Varese, competente per territorio. Già nei mesi scorsi in Prefettura si era concordato sulla necessità di una strategia di più ampio respiro, dal momento che il solo approccio repressivo (con multe e ordini di allontanamento) non si è dimostrato efficace e dal momento che spesso le situazioni dei senzatetto sono legate anche a problemi psichiatrici o di dipendenze fa affrontare anche sul piano sanitario.
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