Elia del Grande 25 anni dopo: “Il ragazzo che conoscevate non c’è più. Il carcere? Un continuo filo spinato”

Uccise i genitori e il fratello nel gennaio del 1998 e ora vive in Sardegna. La replica ad un articolo offre l’occasione per sapere come vive l’uomo condannato a 30 anni, oggi tornato libero. “Torno di tanto in tanto a Varese, e anche a Cadrezzate. Sì, qualcuno mi riconosce”

Generico 14 Aug 2023

«Certo che vengo a Varese. Ci sono stato un paio di settimane fa. Anche a Cadrezzate»

Motivo? «Affari. Affari miei, cose personali. Troppo personali per parlarne qui».

Una telefonata per chiarire una vicenda di cronaca, la richiesta di rettifica, un chiarimento, che si trasforma nel pretesto per parlare con Elia del Grande, un uomo che da otto mesi ha chiuso i conti con la giustizia dopo aver pagato per uno dei più gravi episodi di cronaca nera che hanno riguardato l’Italia del Dopoguerra, fatti accaduti 25 anni fa.

Un episodio che per forza è necessario ricordare, quando cioè il 7 gennaio 1998 Elia, 22 anni di Cadrezzate, paesino fra tanti che punteggiano i laghi varesini uccise i genitori, il papà Enea di 58 anni e la madre Alida, di 53 e il fratello Enrico di 38. I Del Grande avevano una panetteria. Quella fu, da quel giorno, per tutti, la «strage dei fornai»: il giovane in fuga venne fermato mentre tentava di raggiungere la Svizzera per arrivare a Santo Domingo. Venne giudicato colpevole con sentenza definitiva a 30 anni di carcere.

Elia, adesso cosa fa?
«Mi occupo di giardini, faccio attività di sistemazione piante, potature, lavori di questo genere»

E dove vive?
«In Sardegna»

In effetti sono i giornali sardi che hanno ripreso a parlare di lei, di denunce…
«Guardi, per questo c’è il mio avvocato. Ho già querelato, non mi interessa parlarne, non ho fatto niente»

Perché ce l’hanno con lei?
«Ma non lo so, credo si tratti di un accanimento “post scarcerazione”. Sì, un accanimento. Poi guardi (ride nda), sono immune da questi attacchi, figuriamoci, dopo quello che ho dovuto affrontare»

Quando è uscito?
«Otto mesi fa. Ho pagato, e sono un uomo libero. Ho saldato i miei conti con la giustizia. Non ho carichi pendenti. Per questo, quando stamattina ho visto il mio nome ancora sui giornali, ancora su questa storia, poi su VareseNews, mi sono sentito spiazzato»

Come mai è finito in Sardegna?
«Ho conosciuto una persona che abita qui ma prima ancora sono stato sull’Isola a causa di trasferimenti da parte del Dipartimento della Giustizia che mi ha portato negli istituti sardi»

Beh la Sardegna le ha lasciato il segno: è del tutto sparita l’inflessione lombarda…
«Ma mi mi sun semper de Cadrezaa…Mi resti un de Cadrezaa»

A proposito, ma quando torna a Cadrezzate, per strada, cosa le dicono?
«Ma niente, tanta gente non mi riconosce. Non sono più quel ragazzo di 22 anni…»

(È vero che Elia del Grande nelle foto di oggi, quasi cinquantenne, non è più quel ragazzo col giubbino azzurro chiaro, la riga dei capelli in mezzo alla fronte, una specie di faccia d’angelo che negli archivi di Varesenews si trova immortalato mentre viene portato via da una coppia di carabinieri ammanettato davanti, con lo sguardo quasi stranito. Nella foto qui sotto)

elia del grande

No, senta, non è credibile quello che dice. Lei sa benissimo quello che ha fatto e ciò di cui è accusato: ha scontato la sua pena per un triplice omicidio. Non le è mai capitato che qualcuno la fermasse per darle dell’assassino?
«Niente, fuori nessuno mi ha mai detto niente. Anche se so che i pregiudizi sono inevitabili».

E dentro? In carcere?
«Ci sono stato per 25 anni. È stato come vivere di continuo nel filo spinato. In carcere ci sono regole diverse».

Perché poco fa ha parlato di pregiudizi?
«Perché sembra che io non abbia mai smesso con la carriera criminale. Ma non è così. Non capisco questo accanimento contro di me. Ripeto: sono un uomo libero. Ho pagato per quello che ho fatto».

Un’ultima domanda…
«Mi spiace. Le risponderò di persona la prossima volta che tornerò a Varese».

ESCLUSIVO

L’AUDIO DELLA CONFESSIONE DI ELIA DEL GRANDE “LI HO UCCISI IO STANOTTE”

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Agosto 2023
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