Grande festa a Meride per i 20 anni del sito Unesco del Monte San Giorgio

La cerimonia è stata preceduta dall’inaugurazione del percorso escursionistico "Sulle tracce dei fossili", sviluppato con la Supsi

Generico 28 Aug 2023

Grande successo per la giornata di  festeggiamenti organizzata a Meride per il 20° anniversario Unesco del Monte San Giorgio, iscritto nella Lista del Patrimonio mondiale nel 2003 ed esteso alla parte italiana nel 2010.

Presenti oltre 200 le persone, tra cui numerose autorità federali, cantonali e comunali di ambo i lati della frontiera e i rappresentanti dei principali enti e delle associazioni del territorio che hanno partecipato ai festeggiamenti organizzati dalla Fondazione del Monte San Giorgio, ente gestore di parte svizzera. Presente anche l’architetto Mario Botta a cui i presenti hanno tributato un applauso spontaneo per la magnifica opera che ha realizzato.

La cerimonia è stata preceduta dall’inaugurazione del percorso escursionistico “Sulle tracce dei fossili”, sviluppato con la Supsi, con il taglio del nastro da parte del sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini, del municipale (capo dicastero cultura e musei della città di Mendrisio Paolo Danieli e dal gruppo di lavoro della Fondazione composto da Luca Zulliger, direttore del Museo, Marina Ortelli, Fabrizio Plebani e Flavio Poli.

La serata è poi proseguita con la cerimonia ufficiale e la cena a buffet offerta alla popolazione. Un momento suggestivo, organizzato negli spazi del Museo dei fossili di Meride addobbati a festa con le bandiere dei Comuni di Mendrisio, Brusino Arsizio, Riva San Vitale e Stabio, come pure degli ex Comuni del Monte San Giorgio (Meride, Arzo, Besazio, Tremona, Ligornetto e Rancate).

Il presidente della Fondazione Pascal Cattaneo ha elencato i principali progetti di valorizzazione del Monte San Giorgio che hanno contribuito ad aumentare la visibilità del sito Unesco e dei quali la Fondazione è molto orgogliosa. Il nuovo Museo dei fossili del Monte San Giorgio inaugurato su progetto dell’architetto Mario Botta nel 2012, il sentiero geo-paleontologico transnazionale aperto nel 2013, la terrazza panoramica della Val Mara fruibile dal 2019, lo scavo di Acqua del Ghiffo e l’aula didattica di Carpanee inaugurati nel 2022 e altri progetti all’interno del Museo, come il paleorama, il rilievo interattivo e le nuove esperienze in realtà virtuale e aumentata come “Il mondo sommerso (2019) e “Meride Beach”, che sarà inaugurato in settembre.

«Un sito – ha detto Pascal Cattaneo – che ha posto l’accento pure sulla formazione, con il nuovo Corso guide, che ha permesso di formare ulteriori 26 guide italo-svizzere entrate in attività ad inizio estate. Le legittime aspettative di 20 anni fa consequenziali al riconoscimento Unesco non sono andate deluse. Molto si è fatto, ma soprattutto molto ancora si farà. Questo è l’impegno, per quanto di sua competenza, della Fondazione. Per quanto riguarda invece i timori che erano stati espressi contestualmente al riconoscimento Unesco, tutti in pratica focalizzati sul rischio di uno sfruttamento commerciale e turistico del marchio Unesco, i 20 anni trascorsi hanno dimostrano che non hanno trovato concreta conferma. E’ stato infatti possibile conciliare l’obiettivo primario di valorizzazione del sito con quello di una fruizione turistica equilibrata, nel rispetto del significato dei beni Unesco e a vantaggio dei visitatori e dell’economia locale che trae benefici dal turismo di qualità connesso con la visita dei siti Unesco. Se tutto ciò è stato possibile, non è grazie a un merito individuale, bensì ad un merito collettivo, di un insieme di enti, autorità, persone. Di tutti i cittadini che considerano il sito Unesco parte integrante della propria identità e della propria quotidianità».

Il sindaco di Mendrisio, Samuele Cavadini ha posto in rilevo l’importanza che il sito Unesco e il suo Museo hanno assunto per il Mendrisiotto e il Canton Ticino, sottolineando il lavoro prezioso svolto dalla Fondazione,

Marco Cameroni, già console svizzero a Milano, ha invece ricordato le occasioni di incontro e divulgazione del progetto del Monte San Giorgio e del suo Museo sia al centro svizzero di Milano nel 2009, sia in occasione della giornata della diplomazia nell’ambito del Festival del Film di Locarno nel 2012.

Daniele Albisetti, site manager del sito Patrimonio mondiale, evidenzia come la progettazione inizia dal criterio di iscrizione del Monte  an Giorgio nella lista del Patrimonio mondiale: «Il Monte San Giorgio è il migliore esempio al mondo di vita marina del Triassico medio e registra importanti resti di vita di terraferma. Chi viene in visita al Monte San Giorgio deve quindi andare oltre ai fossili, che sono lo strumento grazie al quale esplorare quel concetto centrale che è la vita. Questa è l’idea interpretativa forte del Monte San Giorgio: un viaggio che ha inizio con lo scavo e la preparazione paleontologica, passando dall’interpretazione scientifica e dalla mediazione culturale e terminando con lo stupore e l’emozione provati dalla bambina di scuola elementare e dal professore universitario. Perché in entrambi i casi si tratta della stessa emozione. Lo stupore provato davanti ad un remoto attimo di vita, insomma ad un pezzetto della nostra storia. Un percorso di grande successo e un cammino, che la Fondazione del Monte San Giorgio porta avanti con la necessaria attenzione, i giusti accenti e nel rispetto dei valori del territorio, della nostra gente e della sua storia».

Carlo Ossola, rappresentante dell’Ufficio federale dell’ambiente ha invece posto l’accento sul significato del riconoscimento Unesco del sito del Monte San Giorgio. Infine, il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha portato i saluti e i ringraziamenti del Governo cantonale per l’ottimo lavoro svolto sul e per il Monte San Giorgio in questi 20 anni.

Generico 28 Aug 2023

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Pubblicato il 29 Agosto 2023
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