“Grazie al reparto di terapia intensiva dell’ospedale Del Ponte che ha aiutato il mio Sebastian”

Mamma Francesca e papà Antonio hanno deciso di regalare al reparto 30 polipetti per la Octopus Therapy: sono piccoli pupazzi con tentacoli di una lunghezza massima di 22 cm che danno al neonato la sensazione di stringere tra le manine il cordone ombelicale

Generico 07 Aug 2023

Buongiorno
Il 10 febbraio scorso è nato all’ospedale di Varese il mio bimbo, due mesi prima della data prevista del parto.
È nato successivamente ad un ricovero per complicazioni in gravidanza e con taglio cesareo d’urgenza.
Mi piacerebbe che ancora una volta parlaste di questo ospedale che ha i reparti di terapia intensiva e neonatologia fantastici.
Essendo il mio primo figlio (aspettato e voluto per tanto tanto tempo) ho scoperto tutto da zero anche con 1000 difficoltà.
Abbiamo anche conosciuto la Octopus Therapy grazie ad un regalo ricevuto e così il mese scorso, in occasione di una visita di controllo a Varese abbiamo donato 30 polipetti per le cullette che ospitano ogni giorno i piccoli guerrieri prematuri.
Il mio piccolo non se ne separa mai.
Non smetterò mai di dire grazie a tutto il personale dei reparti. Chissà se anche altri ospedali adotteranno questa terapia.

Ecco la lettera che Sebastian “ha scritto” per raccontare la sua storia.
Sono Sebastian e sono nato qui il 10.02.23.
Dopo aver trascorso un periodo di ricovero, mamma e papà mi hanno portato a casa.
Ma i momenti difficili che abbiamo superato sono pieni anche di bei ricordi legati al personale e a tutto il reparto.
Una volta a casa mi hanno regalato un “polipetto” che ancora oggi mi fa tanta compagnia.
Per questo motivo, mamma e papà si sono incuriositi e hanno scoperto la Octopus Therapy.

L’idea è nata nel 2013 presso l’Ospedale Universitario di Aarhus (Danimarca) dove i medici avevano notato che la saturazione di ossigeno, la frequenza cardiaca e la frequenza respiratoria dei piccoli prematuri ricoverati in incubatrice migliorava drasticamente quando i neonati prematuri potevano stringere con le loro piccole manine i tentacoli di polpi giocattolo.
Inoltre, le infermiere del reparto avevano notato che i piccoli pazienti erano più calmi e non si strappavano i tubi, i fili e i sondini collegati ai loro piccoli corpi.
Così mamma e papà hanno contattato Beatrice, che ha realizzato all’uncinetto 30 polipi tutti colorati con regole ben precise.
Questi “polipetti” morbidi, dolci, colorati, sono interamente fatti 100% in cotone (fibra naturale) che è possibile sterilizzare a 60 gradi senza alterare le proprietà del prodotto.
Non c’è colla e parti che potrebbero staccarsi e il punto è molto stretto per evitare che l’imbottitura esca fuori.
Il “polipetto” ha dei tentacoli di una lunghezza massima di 22 cm (in base alla grandezza del “polpetto”) per dare al neonato la sensazione di stringere tra le manine il cordone ombelicale, di sentirsi al sicuro ed in compagnia senza l’ angoscia legata alla separazione dalla mamma.

Li vogliamo donare al reparto di Tin/Neonatologia così che i piccoli guerrieri che trascorrono del tempo qui possano avere veri compagni di culla nelle incubatrici e nei lettini.
È il nostro GRAZIE per avermi aiutato a crescere.
Sebastian
Mamma Francesca e papà Antonio
E la bravissima Beatrice che potete seguire su Instagram – beautiful creations5

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Agosto 2023
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