Tra Reddito di Cittadinanza sparito e la nuova carta solidale, servizi sociali dei Comuni sotto pressione
L’sms arrivato sabato 30 luglio ai percettori del RdC diceva: “In attesa di eventuale presa in carico del servizio sociali”. Dubbi di diversi Comuni sull'entità della card che va attivata entro il 15 settembre, con il primo acquisto
Non è stato forse un vero assalto, ma già lunedì mattina agli sportelli dei servizi sociali si è materializzato il disagio della improvvisa svolta sul Reddito di Cittadinanza. Con migliaia di persone in Italia rimaste senza un reddito e con i Comuni che devono fronteggiare la situazione.
Fortemente ridotto (come da programma elettorale del governo) lo strumento di aiuto, la sorpresa è stato quell’sms striminzito con cui è stato d’improvviso comunicata alle famiglie l’eliminazione del reddito, invitate a rivolgersi «ai servizi sociali».
E in effetti ai servizi sociali dei singoli Comuni sono subito arrivate richieste di chiarimento e di aiuto: «I servizi sociali sono sempre in affanno. Questo è un carico di lavoro ulteriore», dice il sindaco di Cassano Magnago Pietro Ottaviani. «Non sapevamo che sarebbe arrivato un sms dall’Inps con quella indicazione», ammette Chiara Allai, assessore a Gallarate.
«L’sms diceva: “In attesa di eventuale presa in carico del servizio sociali”, quindi molti si sono rivolti a noi – continua l’assessore di Gallarate -. La nostra gestione è esternalizzata a una cooperativa: ora stiamo facendo un registro di chi ha avuto l’sms per capire di che numeri parliamo. Non abbiamo contezza esatta di chi percepisce ancora il Reddito: da febbraio 2019 sono stati 2500 circa i beneficiari, la sensazione è che oggi siano moli meno, perché qualcuno nel frattempo ha trovato lavoro o per il sommarsi di altri tipi di sussidio».
Ai Comuni rischia di rimanere in carico la gestione delle singole situazioni: «Dovremo aiutarli nella ricerca di un lavoro – dice Fausta Battaglia, che si occupa della questione a Casorate Sempione, vicino all’aeroporto di Malpensa -. C’è anche da dire che il lavoro c’è, solo da Malpensa ci sono 75 richieste, ma parecchi non avevano accettato. Certo come servizi sociali non possiamo elargire contributi a tutti».
Allarga un po’ il ragionamento Stefano Aliprandini, assessore a Somma Lombardo: «Ogni passaggio di questo tipo comporta un onere aggiuntivo, molto lavoro per i servizi per conoscere i nuovi strumenti e predisporli. Prima del Reddito di Cittadinanza era stato introdotto il REI [del governo Renzi, ndr], avevamo lavorato su quello e nel 2018 tutto è stato cambiato con il Reddito di Cittadinanza. Ora un ci troviamo di fronte a un altro cambiamento».
E per di più l’impatto di questa “svolta” sul RdC si somma ad un altro passaggio importante e rilevante: l’introduzione della carta “Dedicata a te”, che prevede una card annuale da 382,5 per generi alimentari: «I nominativi indicati direttamente dall’Inps, ma sono stati molti meno di quelli che erano previsti, perché i fondi sono andati esauriti» spiegano i diversi assessori.
Anche nelle città l’impatto della carta è stato inferiore al previsto: a Busto c’erano 3698 aventi diritto, riceveranno il contributo solo 911. A Gallarate erano 2681 gli aventi diritto, 578 le carte effettivamente attivate: «Sicuramente su questo abbiamo ricevuto molte richieste, con utenti presenti fisicamente e anche con telefonate» spiega ancora Chiara Allai, assessore a Gallarate.
A Busto l’assessore Reguzzoni non ha nascosto i dubbi su una misura che copre solo una parte minima dei richiedenti. Tendenzialmente solo famiglie: «Sono stati ammessi sostanzialmente i nuclei con almeno 3 persone, genitori e un figlio o un figlio con due genitori», sintetizza Allai da Gallarate. Quindi alla fine – nella pratica – sono stati ammessi nuclei con un ISEE massimo di 8mila euro, le famiglie più in affanno.
C’è poi una questione di tempi: la nuova card va attivata entro il 15 settembre, con il primo acquisto. «Nostro compito è compilare un documento perché gli intestatari possano presentarsi in posta per ottenere la card» dice ancora Fausta Battaglia, da Casorate Sempione. Casorate è un paese e si cerca di andare alla ricerca delle famiglie una per una, nelle città è ancora più complesso. E se non si attiva la card entro il 15 settembre si perde il contributo da 382,5 euro.
Poi da gennaio si cambia ancora strumento: la nuova manovra prevede ilMIA, “Misura di inclusione attiva”, che avrà importi inferiori al Reddito, con soglia massima 500 euro e criteri diversi. Si cambia di nuovo, i Comuni dovranno lavorarci.
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