Ubriaco dà in escandescenze a Comerio e picchia tutti: scatta l’arresto
L’uomo finito di fronte al giudice per il rito direttissimo: obbligo di firma dai carabinieri di Gavirate, gli stessi che è accusato di aver aggredito
Bevuto aveva bevuto, e ben oltre il limite. Quindi, quando è entrato in un locale di Comerio, paese dove vive, il gestore dell’esercizio pubblico giustamente si è rifiutato di servirlo per non gravare la sua posizione. Ma alla fine, come spesso accade in questi casi, invece di prevalere il buonsenso fra i nervi già a fior di pelle per l’abuso di sostanze alcoliche prevale invece l’arroganza prodotta proprio dall’alterazione, che sfocia in parole sopra le righe, e violenza.
È infatti quanto avvenuto ai danni dei militari arrivati prima con una, da Gavirate, poi con l’altra, da Besozzo e poi con una terza macchina di servizio dei carabinieri, questa volta del nucleo operativo radiomobile partita da Varese per fermare le intemperanze dell’uomo, 40 anni di origini ucraine, il quale per tutta risposta ha peso a calci sia gli operanti, sia l’auto di servizio durante l’accompagnamento in caserma dove in concerto col pubblico ministero di turno è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale.
Il sospettato è comparso lunedì mattina in udienza per direttissima, assistito dall’avvocato Oskar Canzoneri: arresto convalidato a cui si è aggiunta anche l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di firma una volta la settimana proprio presso la caserma dei carabinieri di Gavirate, dove sono in servizio due degli operanti attinti dalle attenzioni dell’energumeno.
L’imputato, che è in Italia dal 2009, ha un regolare lavoro e non è personaggio particolarmente noto alle forze dell’ordine, comparirà nuovamente dinanzi al Giudice (dottor Luciano Luccarelli) l’11 di settembre per la prima udienza di rito abbreviato.
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