Via libera definitivo alla riqualificazione dell’area ex Aermacchi di Varese: possono partire i lavori
È stato completato il secondo e ultimo passaggio da parte della Giunta di Palazzo Estense con l’approvazione definitiva del piano di riqualificazione e rigenerazione
Ultimo passaggio importante per l’approvazione definitiva del progetto di riqualificazione del compendio della ex Aermacchi: è stato completato oggi il secondo e ultimo passaggio da parte della Giunta di Palazzo Estense con l’approvazione definitiva del piano di riqualificazione e rigenerazione dell’intera area ex industriale.
Dopo il parere della Sopraintendenza, con l’indicazione per il recupero degli edifici sotto tutela per la storia industriale della città, e l’adozione del progetto da parte dell’amministrazione nel mese di maggio, con l’approvazione definitiva di oggi ha inizio una nuova fase che consentirà l’avvio del cantiere da parte della proprietà.
“Si dà il via a un piano che permetterà finalmente di riqualificare un’area industriale da bonificare e in stato di abbandono da decenni – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Civati – per restituire alla città uno spazio di oltre 40 mila metri quadrati, con la creazione di un nuovo parco urbano, nuovi percorsi urbani per pedoni e ciclisti, la valorizzazione della storia del luogo con il recupero di manufatti di interesse storico, la creazione di spazi sociali, sportivi e commerciali: un’operazione complessa che costituirà un ottimo esempio di recupero innovativo di aree dismesse”.
“Un’area che consentirà l’insediamento di nuove aree sportive d’eccellenza – dice l’assessore allo Sport Stefano Malerba – con un grande centro sportivo, a partire dalla piscina olimpionica di 50 metri, una palestra, aree sportive all’aperto e un grande parco urbano affacciato su via Crispi”.
“Un intervento atteso da tempo da tutto il quartiere e dalla città, un concreto esempio di rigenerazione urbana, con un ampio spazio da decenni fatiscente e in stato di abbandono che ora potrà essere fruibile e vivibile e soprattutto consentirà un collegamento diretto tra due aree del quartiere da sempre separate dall’area industriale” – aggiunge il presidente della Commissione edilizia Domenico Marasciulo.
Il progetto di riqualificazione
Il progetto punta a riqualificare l’intera zona abbandonata da decenni procedendo non solo alla sua totale bonifica, ma anche recuperando gli spazi storici su cui la Soprintendenza ha posto un vincolo: in particolare la storica torre dell’acqua e i due hangar più antichi e “d’impatto”.
Il Piano inoltre vede una considerevole riduzione dei volumi iniziali della ex azienda e la realizzazione di nuove aree sportive d’eccellenza: in particolare è prevista una piscina olimpionica da 50 metri e un campo da basket.
Insieme all’area sportiva sono previste anche aree commerciali – come è noto, il progetto complessivo è frutto di un atto di negoziazione tra il comune di Varese e Tigros Spa, che qui vi installerà, insieme alle altre strutture sportive e pubbliche, anche un supermercato di medie dimensioni, ma saranno presenti anche altri 5 esercizi pubblici e una parte di attività direzionali o terziarie – oltre a un parco pubblico affacciato su via Crispi, che vedrà con un corridoio verde la connessione delle vie Sanvito e Crispi, oltre a un nuovo spazio urbano e una nuova piazza aperta su via Sanvito.
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Ben venga la riqualificazione di una area ormai in stato di abbandono, ma vi invito a leggere quanto affermava Stefano Malerba quando lo stesso imprenditore voleva ristrutturare lo stadio (ovviamente con incluso supermercato), solo che era appoggiato dall’attuale opposizione:
https://www.varesenews.it/2016/03/malerba-no-a-un-nuovo-supermercato-allo-stadio/501961/
“operazione speculativa destinata a danneggiare il tessuto sociale e commerciale della zona, non solo sbagliata, ma anche particolarmente ipocrita, perché verrebbe spacciata per un intervento concepito per il bene dello sport varesino.”