All’Università dell’Insubria di Varese un nuovo laboratorio didattico intitolato a una donna speciale
Giornata importante per il Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita, che ha inaugurato il nuovo laboratorio didattico intitolato alla professoressa Mirella Pilone e ha partecipato all’undicesima edizione della Biotech Week presentando i primi risultati del progetto Mabi-Kt
E’ stato inaugurato nel pomeriggio al Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita dell’Università dell’Insubria di Varese un nuovo laboratorio didattico, dove futuro e memoria si incontrano nel nome della ricerca scientifica.
Il nuovo spazio, un moderno laboratorio didattico di 120 metri quadri con 36 postazioni per gli studenti, è stato infatti intitolato alla professoressa Mirella Pilone, scomparsa nel 2021, che nel 1994 è approdata all’Insubria come professore ordinario di Biochimica. Qui ha da subito partecipato attivamente alla fondazione del polo biologico dell’ateneo, che ha avuto la sua consacrazione con l’istituzione del Dipartimento di Biologia strutturale e funzionale nel 1998 in via Dunant . In particolare, la professoressa Pilone ha coordinato in prima persona l’istituzione e lo sviluppo del corso di laurea in Biotecnologie, contribuendo a fare dell’università dell’Insubria un realtà riconosciuta a livello nazionale ed internazionale.
Alla cerimonia di scopertura della targa hanno partecipato il rettore Angelo Tagliabue e il direttore del Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita Luigi Valdatta, con la presenza del professor Alberto Coen Porisini, ed rettore e presidente del Consiglio comunale di Varese, intervenuto portando i saluti del sindaco Davide Galimberti, e del dottor Luca Manfredi in rappresentanza di Asst dei Sette Laghi.
«Sono orgoglioso di essere qui e di portare avanti una tradizione accademica importante, legata all’innovazione tecnologica – ha detto il rettore – La memoria va mantenuta e coltivata perché è un valore aggiunto a cui all’Università dell’Insubria teniamo molto».
La nuova struttura è dotata di tutte le strumentazioni di base per la ricerca e mette a disposizione degli studenti anche un sistema di realtà virtuale con visori 3D che permettono agli studenti di avvicinarsi alle tecniche di laboratorio. «Questo laboratorio didattico consentirà di aumentare l’offerta formativa del nostro ateneo per gli studenti che lo frequentano – ha spiegato il direttore Luigi Valdatta – Ed è un laboratorio didattico che potrà essere utilizzato anche per studenti di altri corsi di laurea afferenti ai diversi Dipartimenti in un’ottica di crescita e di ottimizzazione delle risorse».
Il nuovo edificio, ha spiegato il professor Francesco Acquati, sorge accanto al Padiglione Lanzavecchia, nel cuore scientifico del Campus di Bizzozero, misura 120 metri quadrati ed è composto da una parte di servizi e una parte dedicata al laboratorio didattico di biologia cellulare e molecolare, con 36 postazioni singole per gli studenti.
Alla cerimonia sono intervenute Cecilia e Maria Rosa Pilone, nipote e cugina della professoressa a cui è intitolato il laboratorio che hanno ricordato la grande personalità di Mirella: «Una persona straordinaria, dal grande carattere che riusciva sempre a vincere le sue sfide. Determinata, dura a volte, ma tanto tanto generosa».
«Dal punto di vista personale – ricorda il professor Loredano Pollegioni – la professoressa Pilone ha coltivato nel corso della sua vita grandi passioni che andavano oltre la scienza. Donna di cultura poliedrica, è sempre stata una grande amante dei viaggi e la sua curiosità l’ha portata a visitare i deserti e le savane dell’Africa, il circolo polare artico e le cime della catena dell’Himalaya. Il suo grande amore per la montagna si è manifestato negli anni anche nei confronti della val d’Aosta e delle sue tradizioni. I suoi più stretti collaboratori la ricordano ancora oggi per la sua grande ospitalità e generosità e (non ultimo) per il suo incomparabile crème caramel».
Il pomeriggio di festa del Dipartimento è iniziato alle 14, con la partecipazione all’undicesima edizione della «Biotech Week», la settimana di eventi promossa in Italia da Assobiotec-Federchimica, coordinata per l’Insubria dalla professoressa Candida Vannini dove erano presenti la professoressa Elena Bossi, presidente del corso di laurea triennale in Biotecnologie e la professoressa Flavia Marinelli, delegata del rettore per la Ricerca.
In questo ambito, sono stati presentati i primi risultati del progetto Mabi-Kt svolto da alcuni studenti e dalle docenti Candida Vannini e Francesca Berini del corso di studio in Biotecnologie: è stata fatta una mappatura delle aziende biotecnologiche del territorio e dei laureati nel settore negli ultimi 10 anni, con l’obiettivo di aumentare la sinergia tra l’università e le imprese e orientare la preparazione degli studenti verso le competenze richieste dal territorio. Le opportunità e le figure professionali per i biotecnologi sono state inoltre presentate da alcuni rappresentanti delle aziende e dai laureati parte del progetto, tra il pubblico anche studenti delle scuole superiori, sia in presenza che a distanza.
Ha fatto parte dell’evento «Biotech Week» anche la giornata dell’accoglienza delle 155 matricole del corso di laurea in Biotecnologie, che anche quest’anno ha esaurito i posti disponibili. Matricole che hanno poi partecipato all’inaugurazione del Laboratorio Mirella Pilone, culmine della giornata.
Da sinistra: Cecilia Pilone, Luigi Valdatta, Maria Rosa Pilone, Luca Manfredi, Angelo Tagliabue, Marco Cavallotti, Alberto Coen Porisini e Francesco Acquati)TAG ARTICOLO
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