Casorate Sempione si prepara per San Tito, la festa che si fa ogni dieci anni
Sabato 16 settembre una prima serata insieme per iniziare a raccogliere fondi e a pensare la festa del 2026, che sarà anche l'edizione del centenario
Mancano ancora tre anni esatti al settembre del 2026: ma a Casorate Sempione già tutti sono pronti per la festa di San Tito. Tradizione particolarissima, una festa religiosa (e uno recente, meno di un secolo) che si celebra solo ogni dieci anni.
Sabato 16 settembre, alla sera, ci si troverà per il primo evento, una “risottata” tutti insieme. «È la prima iniziativa che ci vedrà uniti per iniziare a parlare del prossimo evento 2026 ,che tra l’altro sarà per noi il centenario, della nostra unica festa dei fiori decennale» spiegano i responsabili della Pro Loco del paese il cui presidente è Maurizio Visentin.
«Il ricavato andrà come fondi per i futuri progetti comuni che interesseranno tutta la popolazione. Si proietteranno le foto delle passate edizioni che risalgono al 1926 e sino al 2016», comprese quelle della grande esposizione di fiori in carta, che è forse l’aspetto più particolare e scenografico della festa. L’intero paese infatti viene addobbato di fiori di vario colore, tutti fanno a gara a fare l’allestimento migliore.
Si fa a gara, ma senza competizione: lo spirito della festa è infatti sintetizzato nello slogan “Uniti per San Tito”, che riflette le origini di questa particolarissima tradizione.
La festa è stata infatti celebrata per la prima volta nel 1926, ideata da don Luigi Mariani, l’allora parroco del paese.
Il prete intuisce la profonda divisione nel paese tra fascisti, socialisti e popolari, coglie la divisione non solo politica e sociale, ma anche di diverse zone del paese. E allora don Mariani reinventa e riscopre la tradizione di San Tito, diacono martire ucciso nel 426 d.C a Roma, le cui reliquie erano state portate a Casorate nel 1626. Prendendo dunque spunto dal doppio anniversario con il 26 finale don Luigi s’inventa la festa decennale.
La serata organizzata sabato (dalle 19.30, all’area feste) è un momento per raccogliere fondi ma anche per iniziare a immaginare la Casorate del 2026, con le vivaci decorazioni di fiori che abbelliranno tutte le strade, dalle zone residenziali fino al centro e alla spettacolare scalinata che sale al sagrato della chiesa parrocchiale. A ogni edizione è uno dei punti più ammirati. È l’elemento centrale della festa, che però ogni volta si arricchisce di qualcosa di nuovo, più o meno centrale (ad esempio: l’ultima volta fu creata una speciale birra artigianale).
In fondo a quest’articolo trovate anche una selezione di foto dell’edizione 2016.
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