Dopo 77 anni Olgiate Comasco torna ad ospitare il suo San Gerardo
Da sabato 14 a domenica 22 ottobre l’urna con il corpo di san Gerardo de’ Tintori, santo popolare che morì il 6 giugno del lontano 1207 a Monza, sarà esposta nella chiesa parrocchiale, e sarà al centro di tanti momenti di devozione e preghiera
San Gerardo de’ Tintori torna a Olgiate Comasco dopo 77 anni, rinnovando una lunga storia che vede la comunità olgiatese particolarmente devota e affezionata al santo che, secondo la tradizione, la salvò da un’epidemia mortale.
Da sabato 14 a domenica 22 ottobre l’urna con il corpo di san Gerardo de’ Tintori, santo popolare che morì il 6 giugno 1207 a Monza, sarà esposta nella chiesa parrocchiale, e sarà al centro di tanti momenti di devozione e preghiera.
La popolarità del santo risale al 1200 e fin dalla sua morte si sviluppò nei suoi confronti una fortissima devozione: i monzesi lo definirono “santo” anche se Gerardo non prese mai i voti e presso la sua tomba si susseguirono i pellegrinaggi e la raccolta di ex voto, in particolare riproduzioni delle parti del corpo per cui si chiedeva una guarigione miracolosa.
Gerardo, apparteneva a una ricca famiglia monzese e aveva deciso di donare tutte le sue sostanze e i terreni di sua proprietà per creare il primo ospedale laico cittadino. Fino a quel momento, 1174, i luoghi di ricovero erano stati gestiti esclusivamente dagli ordini religiosi. Nonostante la grande devozione popolare, solo nel XVI secolo con l’intervento di Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, il culto di san Gerardo è stato ufficialmente decretato dal pontefice e stabilito che la sua commemorazione cadesse il 6 giugno.
Dopo solo 40 giorni dalla sua morte, Gerardo fu invocato a protezione della città di Olgiate Comasco colpita da un morbo contagiosissimo che mieteva numerose vittime. Tutto iniziò quando una rappresentanza della popolazione si recò nella vicina Riva San Vitale, in Canton Ticino, dove incontrò l’eremita Manfredo Settala, oggi beato. Nei giorni successivi un gruppo di parrocchiani olgiatesi andò a Monza, su suggerimento di Manfredo, per conferire degna sepoltura al corpo di Gerardo de’ Tintori. Gli olgiatesi promisero che, se la malattia fosse stata sconfitta, sarebbero tornati a venerare Gerardo de’ Tintori ogni anno in processione. Da allora, nonostante guerre e pandemie, il pellegrinaggio all’urna del Santo viene effettuato ogni anno e anche lo scorso 25 aprile i pellegrini sono stati più di 2.000.
L’urna di san Gerardo a Olgiate Comasco era già stata ospitata nel 1946 per tre settimane al termine del secondo conflitto mondiale. Tra pochi giorni l’atteso ritorno: «Dopo molto lavoro di preparazione finalmente ci siamo – dice don Flavio Crosta, prevosto di Olgiate Comasco – San Gerardo tornerà nuovamente fra noi grazie alla disponibilità di monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, e del nostro vescovo, cardinal Oscar Cantoni. Un avvenimento che si inserisce nel cammino che, come parrocchia, abbiamo iniziato insieme in questo anno speciale: divenire pietre vive per costruire una comunità cristiana ardente, fondata sulla Pietra angolare che è Gesù stesso. Il fatto che accogliamo le spoglie mortali di san Gerardo tra noi significa non tanto ospitate qualcosa di storico, bello e sacro ma la presenza di una persona che anche a distanza di molti secoli porta con sé la sua storia, la sua fede e la sua umanità, e attraverso di esse ci parla e ci provoca».
Molto intenso il programma che si aprirà sabato 14 ottobre nel primo pomeriggio con l’arrivo dell’urna del Santo in località San Gerardo, scortata dalla polizia locale e dalla protezione civile. Alle 15 inizierà la solenne processione che porterà le spoglie di san Gerardo dalla chiesa a lui dedicata verso la parrocchiale di SS. Ippolito e Cassiano, dove alle 16 avrà inizio la celebrazione della messa solenne presieduta da mons. Viganò, vicecancelliere dell’Accademia Pontificia. Dopo il saluto di benvenuto del parroco e prima della celebrazione della santa messa, mons. Viganò darà lettura del messaggio che papa Francesco ha scritto per l’occasione al prevosto di Olgiate, don Flavio Crosta.
Venerdì 20 ottobre alle ore 20.45 mons. Ennio Apeciti terrà la conferenza “Farsi prossimo: un santo in uscita”, mentre sabato 21 ottobre è prevista la veglia missionaria del Vicariato e a seguire la veglia di preghiera per tutta la notte, guidata dai giovani della parrocchia.
La chiusura in forma solenne presieduta dal cardinal Oscar Cantoni, vescovo di Como, si svolgerà domenica 22 ottobre alle 16, al termine della quale l’urna del Santo proseguirà la sua peregrinazione alla volta di Figino Serenza, diocesi di Milano.
Pellegrini in processione per San Gerardo dei Tintori a Olgiate Comasco nel 1946TAG ARTICOLO
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