Fototrappole a Varese contro l’abbandono dei rifiuti: in un mese 39 infrazioni
Le violazioni sono state individuate grazie alla visione delle immagini delle telecamere fatte installare dall'Assessorato alla Tutela Ambientale di Varese
![vistared telecamera](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2019/03/generico-2018-728802.610x431.jpg)
Le violazioni sono state individuate grazie alla visione delle immagini delle telecamere fatte installare dall’Assessorato alla Tutela Ambientale di Varese: quasi quaranta infrazioni in poco più di un mese.
È il bilancio del primo periodo di attività delle fototrappole, le telecamere installate in città per monitorare e contrastare l’abbandono di rifiuti in strada, permettendo così alla Polizia locale di individuare chi viola le regole.
Le infrazioni riguardano il divieto di abbandono rifiuti stabilito dal Regolamento comunale di igiene urbana che prevede anche sanzioni a carico dei responsabili. Solo una delle 39 infrazioni è di natura penale e riguarda l’abbandono di rifiuti speciali. Le quattro fototrappole sono state installate a fine luglio e sono entrate in funzione a pieno regime ad inizio agosto: si tratta di impianti di videosorveglianza di ultima generazione posizionate in punti critici della città. «Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – dichiara Nicoletta San Martino, assessore alla tutela ambientale, sostenibilità sociale ed economia circolare del Comune di Varese – Grazie alla collaborazione con la Polizia Locale e la ditta Sangalli, abbiamo a disposizione un nuovo servizio che permette di individuare chi viola le regole. L’aspetto sanzionatorio sicuramente può funzionare come deterrente, ma ci auguriamo che possa generare una maggiore consapevolezza ambientale e civica sul tema del decoro della città».
«Ringrazio le donne e gli uomini della Polizia locale per il loro quotidiano impegno a tutela dell’ambiente – dichiara Raffaele Catalano, assessore alla polizia locale e protezione civile – Purtroppo il numero di sanzioni comminate lascia supporre che ci sono ancora troppe persone che hanno un approccio sbagliato con l’ambiente, dimenticando che l’ambiente è lo spazio in cui si vive e per questo motivo va tutelato, soprattutto a vantaggio delle future generazioni».
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