Il Mondiale dell’Italbasket finisce con gli USA: azzurri travolti 100-63
Azzurri traditi ancora dal tiro da 3 punti e stritolati dalla difesa di Team USA che tocca anche il +41. Bridges implacabile (24), Fontecchio unico italiano a trovare il canestro

Termina contro l’avversaria più temuta la corsa dell’Italia ai Mondiali di basket in Oriente. A Manila, gli azzurri di Pozzecco vengono letteralmente travolti dagli Stati Uniti (100-63) che, dopo la sconfitta con la Lituania, volano in semifinale calando sul tavolo le proprie credenziali da principali favoriti.
Le speranze tricolori durano una manciata di minuti, il tempo per Melli e Tonut di mettere in campo qualche bella giocata ma anche per l’Italia di accorgersi che pure quest’oggi il tiro da tre punti non è un’arma a cui aggrapparsi, anzi. La sterilità dall’arco (7/38 alla fine) unita alla crescente morsa difensiva di Team USA hanno dato il là a una fuga sempre più ampia per gli uomini di Steve Kerr. (foto FIBA)
Più precisi, più potenti, più feroci, gli americani hanno trovato in Mikel Bridges il trascinatore in fase d’attacco (24 punti, 18 quelli di Haliburton), e quando gli azzurri hanno iniziato a concedere qualche canestro facile, su Datome e compagni è scesa la notte. Il conta-distacco ha presto doppiato i 20 e i 30 punti, con Fontecchio (18 con 6/13 al tiro) per larghi tratti unico italiano a segnare con un minimo di continuità. Pozzecco ha cercato di scuotere la squadra mentre sull’altra panchina, a ogni canestro, gli americani hanno iniziato con i balletti, sopra di 40 punti.
La sconfitta di Manila toglie all’Italia la possibilità di qualificarsi direttamente alle Olimpiadi di Parigi, anche se per il “pass” probabilmente sarebbe servita una medaglia (due soli i posti alle europee assegnati con i Mondiali). La Nazionale ci riproverà con i tornei preolimpici; intanto restano le partite per la classificazione tra il quinto e l’ottavo posto iridato. Match che serviranno a Gigi Datome a dare l’addio al basket giocato, e a Pozzecco di sguinzagliare i più giovani in un contesto internazionale.
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