Italia Viva Varese: “Bene il tavolo sui frontalieri, pronti a collaborare”
Lo afferma il responsabile frontalieri del partito Salvino Reina: "Non possiamo che esprimere soddisfazione per la firma dell’accordo tra il comune di Varese e le maggiori sigle sindacali"

“Non possiamo che esprimere soddisfazione per la firma dell’accordo tra il comune di Varese e le maggiori sigle sindacali che prevede la formazione di un tavolo permanente che si occuperà delle tematiche che riguardano i lavoratori frontalieri”, lo afferma il responsabile frontalieri di Italia Viva Varese, Salvino Reina.
“Era importante, dopo il nuovo accordo fiscale, porre una maggiore e migliore attenzione a tutte le tematiche riguardanti il lavoro frontaliero e l’economia di frontiera e siamo contenti di questo impegno ottenuto anche grazie alla sensibilizzazione ed alle nostre sollecitazioni al sindaco Galimberti fin dalla campagna elettorale per le ultime amministrative di Varese. Continueremo ad essere propositivi in tal senso e diamo fin da ora la nostra disponibilità ad integrare il tavolo ed a collaborare sui temi indicati ed anche su spinose questioni ancora in sospeso, una fra tutte quella del telelavoro, tema questo molto sentito dall’Onorevole Maria Chiara Gadda che ha già presentato diverse mozioni ed interrogazioni in parlamento ma rispetto al quale non sono ancora giunte soluzioni strutturali”, aggiunge Reina
“Insieme a tanti amministratori del nostro territorio cercheremo di portare all’interno della discussione anche temi di stretto interesse territoriale come ad esempio quello riguardante il fondo per il territorio già inserito nel nuovo accordo fiscale o quello inerente la gestione dei ristorni, o, ancora, il tema degli investimenti per migliorare la mobilità transfrontaliera. Questi per citare solo alcuni dei temi sui quali occorrerà la massima attenzione e rispetto ai quali sarà importante costruire proposte con gli enti locali e con le nostre imprese. Il frontalierato è oggi nel nostro territorio una fonte preziosa di indotto non solo economico ma di competenze e di professionalità e come tale deve essere tutelato e rappresentato in maniera significativa nell’interesse stesso dei territori e dell’economia di frontiera”, conclude Reina.
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