La Casa della Nutrice torna operativa “h24” per aiutare le donne maltrattate
In visita alla sede di Piazza Biroldi gestita da Fondazione Morandi, l'assessore regionale Lucchini che si è impegnata per valorizzare e rafforzare il progetto sperimentale avviato nel 2021
(nella foto da sinistra il DSS della Sette Laghi Calicchio, l’assessore Lucchini, la presidente della Fondazione Morandi Scienza, il Presidente della commissione Monti e Adele Patrini, del comitato di partecipazione della Fondazione Morandi)
Dopo un periodo di difficoltà, la Casa della Nutrice di Varese è tornata a essere un punto di riferimento nella tutela delle donne maltrattate. Il progetto attuale è un po’ differente rispetto a quello iniziale: la collaborazione interistituzionale ha dovuto far fronte a criticità, innanzitutto di risorse e di uomini, superate grazie alla Fondazione Felicita Morandi che ha vinto un bando regionale ottenendo, almeno fino alla fine del periodo garantito, fondi per assicurare una presa in carico h24 e 7 giorni su 7.
In dieci mesi la Casa della Nutrice di Varese ha accolto 160 vittime di violenza domestica
Nella sede di piazza Biroldi a Varese, la presenza di personale qualificato copre circa 6 ore ma un numero di telefono è sempre attivo per mettersi in contatto con le assistenti sociali di Fondazione e attivare la rete dell’accoglienza e del sostegno.
Il nuovo servizio è stato presentato all’Assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini che ha voluto conoscere la presidente di Fondazione Morandi Giovanna Scienza. Presente anche il direttore socio sanitario dell’Asst Sette Laghi Giusepppe Calicchio, capofila istituzionale del progetto e proprietario dei muri che accolgono la Casa della Nutrice.
Dopo il pensionamento della Procuratrice Daniela Borgonovo, il progetto della Casa della Nutrice ha cambiato pelle perdendo il diretto coinvolgimento delle diverse figure che intervengono nell’accoglienza e accompagnamento di una donna maltrattata. Rimane però la collaborazione e la rete che Giovanna Scienza ha chiesto all’assessore regionale di rendere stabili, con fondi garantiti e certi, su risultati dimostrabili in termini quantitativi e qualitativi. Una presa in carico che vuole essere soprattutto di tipo sanitario dopo la segnalazione in uno dei pronto soccorso aziendali.
«La Casa della Nutrice è uno straordinario esempio di struttura capace di coordinare e integrare al meglio i servizi presenti sul territorio. E’ un punto di riferimento di facile individuazione per tutte le donne vittime di violenza di genere e domestica – ha commentato l’assessore Lucchini – Consente l’utilizzazione più razionale delle risorse umane e materiali ed il coordinamento degli interventi con finalità sanitarie, assistenziali e giudiziarie. Intendiamo valorizzare e rafforzare il progetto sperimentale già avviato nel 2021 con risorse proprie delle istituzioni coinvolte. Lo scopo, è assicurare, attraverso l’ampliamento il consolidamento dei servizi offerti, risposte adeguate alle donne vittime di violenza e ai loro figli. Le donne vittime di violenza presa in carico dalla rete di Varese nel corso del 2022 sono state in totale 363. In altre parole, in media, una donna ogni giorno ha bisogno di assistenza e protezione. Ciò significa che Regione Lombardia deve essere ogni giorno al servizio delle vittime. Vogliamo contrastare e prevenire quotidianamente ogni forma di violenza contro le donne».
Il numero di telefono attivo h24: 0332/299293
casadellanutrice@asst-settelaghi.it
ORARI DI APERTURA
lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.30
mercoledì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00
sabato dalle 9.00 alle 12.00
Reperibilità telefonica h 24 nei giorni di chiusura, festivi e negli orari di non presenza fisica in servizio in Casa della Nutrice
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