Lupi, fiscalità e frontalieri i temi affrontati dal vertice di Regio Insubrica
Nella mattinata di venerdì 15 settembre l'incontro Gruppo Gran Consiglio Repubblica e Cantone Ticino e Consigli regionali di Lombardia e Piemonte
Si è tenuto nella mattina di venerdì 15 settembre a Mezzana (Cantone Ticino), presso la sede della Comunità di lavoro, l’incontro annuale tra i rappresentanti del Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino e dei Consigli regionali di Lombardia e Piemonte.
Alla presenza di Fabrizio Turba, in rappresentanza dell’Assessore di Regione Lombardia e Presidente della Regio Insubrica Massimo Sertori, hanno partecipato per il Gran Consiglio il Primo Vice Presidente Michele Guerra; per il Consiglio regionale della Lombardia il Presidente della Commissione Speciale per i Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera Giacomo Zamperini e i Consiglieri Silvana Snider e Angelo Orsenigo; per il Consiglio regionale del Piemonte il Consigliere Alberto Preioni.
Sono state trattate le principali tematiche di interesse transfrontaliero di particolare attualità e rilevanza per il territorio di riferimento, in diversi ambiti: da Ambiente e Mobilità al Mercato del lavoro transfrontaliero, a Turismo e Cultura, con una presentazione di sintesi dell’attività svolta dalla Regio Insubrica nell’ultimo anno anche attraverso i suoi tavoli permanenti e gruppi di lavoro costituiti su temi specifici, nonché una finestra sulla prossima Programmazione Interreg 2021-2027.
«La riunione di oggi – dichiara il Presidente della Regio Insubrica, l’assessore di Regione Lombardia Massimo Sertori – testimonia la grande importanza di questo gruppo di lavoro politico-tecnico, istituitosi tre anni fa su proposta della Lombardia, che coinvolge e aggiorna i rappresentanti degli organi Consiliari delle tre regioni partner rispetto alle principali tematiche di interesse per l’area transfrontaliera insubrica. Siamo certi che la collaborazione tra le nostre istituzioni, su questo e sugli altri tavoli della Regio Insubrica, possa proseguire in modo positivo e propositivo anche nei prossimi mesi, dando un contributo importante alla cooperazione transfrontaliera di qualità».
«La Svizzera condivide con l’Italia la più lunga delle sue frontiere, e il triangolo formato da Ticino, Lombardia e Piemonte rappresenta oltre il 40% degli scambi commerciali tra i nostri due paesi – ha sottolineato il Primo Vice Presidente del Gran Consiglio ticinese Michele Guerra – Queste intensissime relazioni si caratterizzano anche dalla presenza di oltre 80’000 lavoratori frontalieri che ogni giorno varcano il confine con tutte le conseguenze del caso, favorendo lo sviluppo economico della regione di frontiera ma causando anche criticità a livello di mercato del lavoro e di mobilità. La Regio Insubrica costituisce un ideale luogo di incontro e di sintesi per discutere di questi temi in modo costruttivo, tra i rispettivi Governi ma anche, come oggi, tra i parlamenti regionali».
«Uno dei temi di maggiore attualità che negli ultimi mesi sta interessando direttamente le aree transfrontaliere di confine e le zone montane è quello legato alla presenza sempre più diffusa del lupo – ha sottolineato Giacomo Zamperini – tutti gli studi più recenti ci confermano che il lupo non è più considerato tra gli animali a rischio di estinzione e la sua diffusione sta creando pericoli e problemi sempre maggiori a cittadini che risiedono in queste aree, in particolare allevatori e agricoltori. Serve un piano di contenimento con interventi concreti che sia frutto però di regole certe e definite e non di deroghe, all’interno di un quadro normativo chiaro e preciso, a tutela e salvaguardia anche della biodiversità di queste zone».
In particolare la delegazione lombarda si è soffermata sulla necessità della valorizzazione del telelavoro, «opportunità che deve essere colta e riconosciuta anche ai frontalieri italiani che lavorano in Svizzera e che su questo aspetto non possono essere penalizzati».
«Le aree di confine sono fondamentali, sono la porta di comunicazione tra gli Stati: la Regio Insubrica ha quindi un ruolo centrale e ben riconosciuto nel valorizzarle e promuoverle – dichiara Alberto Preioni, rappresentante del Consiglio regionale del Piemonte – anche per questa ragione, riteniamo prioritario il potenziamento del Passo del Sempione, adeguando sia il traforo ferroviario, sia l’infrastruttura stradale. Inoltre – sottolinea il Consigliere – lo scorso marzo la nostra Regione ha sottoposto al Ministro delle Infrastrutture e al Ministro degli Esteri la proposta di istituire una Commissione intergovernativa per migliorare i collegamenti nelle ‘Alpi del Nord’. Nei nostri progetti, intendiamo anche agevolare la realizzazione del trenino Walser, che colleghi Bosco Gurin a Formazza Fondo Valle».
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