Per l’anziano morto investito da un’auto in via Casula a Varese arriva la condanna un anno e 4 mesi

La vittima, 82 anni, avrebbe dovuto prendere il treno delle 6.50 per Cadorna. Pena sospesa per l’imputato e non menzione sul certificato penale. Il legale: “Delusi dalla sentenza, valuteremo l’appello”

tribunale varese

L’uomo alla guida dell’auto che l’8 novembre 2016 travolse, uccidendolo, un pensionato in via Nuccia Casula a Varese, in zona Stazioni, è stato condannato lunedì mattina dal giudice monocratico Luciano Lucarelli a un anno e 4 mesi di reclusione. L’imputato, difeso dall’avvocato Gianluca Franchi godrà della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna sul certificato penale.

A quasi 7 anni da quei fatti, e dopo un lungo processo nel quale sono state analizzate velocità del veicolo, luoghi dei fatti e diverse variabili legate al sinistro stradale, è arrivata dunque la condanna con una pena inferiore rispetto a quella richiesta dal pubblico ministero Antonia Rombolà, di tre anni.
All’imputato, di una cinquantina di anni, il giudice ha inoltre sospeso la patente per un anno.

«Siamo delusi dalla sentenza, in quanto fermamente convinti del fatto che non si possa muovere nessun rimprovero per colpa al mio cliente», spiega l’avvocato Franchi. «Nel processo è stata più volte evidenziata la pericolosità del tratto stradale in questione. Valuteremo se fare appello non appena disponibili le motivazioni, che il giudice ha stabilito in 90 giorni».

Il processo per l’incidente di via Casula ha avuto un certo seguito mediatico dal momento che si riferisce ad una zona particolare del capoluogo, cioè nei dintorni del comparto stazioni, particolarmente battute specialmente in alcuni orari della giornata per via dei pendolari e di quanti scelgono il treno per muoversi. Proprio come aveva deciso la vittima dell’incidente, Erminio Corti, che nonostante l’età – 82 anni – è stato descritto in aula dalla figlia come «uomo vitale e del tutto autonomo». Quel giorno di novembre, Corti sarebbe dovuto salire sul “6.50“ per recarsi a Milano per una visita medica: su quel convoglio però non ci salì mai perché l’auto lo travolse lasciandolo gravissimo sull’asfalto.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Settembre 2023
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