Premi ai volontari e unanimità per il riuso, ma caro affitti e famiglie omogenitoriali fanno discutere il consiglio comunale di Varese

Un consiglio dedicato allo "smaltimento" delle tante mozioni dei consiglieri accumulate durante questi mesi e spesso rimandate, che non ha pienamente raggiunto il suo obiettivo

Consiglio comunale Varese 2021 generiche

E’ cominciato con un minuto di silenzio per Valerio Crugnola, recentemente scomparso, e con le premiazioni ai volontari dell’alluvione in Emilia Romagna il consiglio comunale di Varese del 12 settembre 2023.

Un consiglio dedicato allo “smaltimento” delle tante mozioni dei consiglieri accumulate durante questi mesi e spesso rimandate, che non ha pienamente raggiunto il suo obiettivo: delle dieci mozioni all’ordine del giorno, due (quella presentata l’aprile scorso da Matteo Bianchi che propone il dissenso da parte del consiglio nei confronti della direttiva dell’Unione Europea sull’Obbligo di Prestazione Energetica “E” entro Il 2030 per tutti gli immobili residenziali e quella presentata da Manuela Lozza sulla modifica dell’assetto viabilistico di Largo Resistenza) non sono state discusse per l’assenza dei proponenti, e per le altre si è arrivate solo al punto otto, rimandando le ultime due al prossimo consiglio.

LE DICHIARAZIONI DI APERTURA

Brevi ed eterogenee sono state le dichiarazioni di apertura: Giulia Mazzitelli (PD) ha elencato le donne vittime di femminicidio in questa estate, denunciando la grave situazione e la superficialità del Governo. Domenico Esposito (Polo delle Libertà) ha segnalato alcune situazioni di degrado nelle strade: in particolare le buche a Bizzozero buche, e il fatto che in metà Bobbiate l’illuminazione fosse spenta, denunciando inoltre il “traffico al collasso” in largo Flaiano e le proteste conseguenti dei cittadini. Franco Formato (Varese Ideale) da professore ha formulato un augurio agli studenti in questi primi giorni di scuola,  mentre Stefano Angei (Lega), ha “messo i riflettori” sul progetto di campo sportivo a San Fermo: «Ho avuto il piacere di sentire il confronto di ieri sera su progetto importante – ha spiegato – Ma quando si è parlato di progetto sportivo ho assistito alle proteste per i 5 campi da padel, e per la mancanza di un campo fruibile a tutti. Questa amministrazione è già stata capace di fare cambiamenti in corsa, chiedo loro di pensarci». Infine Alessandro Pepe (PD) ha ringraziato l’amministrazione e  l’assessore Civati per avere riaperto l’impianto della Funicolare del Sacro Monte: «I numeri del suo uso in agosto sono importanti, ora è necessario ampliare e rendere ancora piu importante l’iniziativa, con un aiuto ai residenti».

DISCUSSI SEI PUNTI SU DIECI ALL’ORDINE DEL GIORNO: BERLUSCONI RIMANDATO, DIBATTITO ACCESO SU CARO AFFITTI E FIGLI DI COPPIE OMGENITORIALI

Come spiegato all’inizio, i primi due punti sono stati saltati a piè pari causa assenza di chi doveva presentare la mozione, così la discussione vera e propria è cominciata dal punto tre, che riguardava la mozione presentata a maggio da Matteo Capriolo (Gruppo Partito Democratico) su caro affitti e diritto allo studio.

Una mozione presentata diverso tempo fa, ma che non ha perso la sua attualità: proprio Capriolo ha ricordato come «Le proteste no sono finite» e quanto poco  centrata sia stata la risposta del Governo in merito. Una analisi su cui l’assessore all’urbanistica Andrea Civati non solo ha concordato, ma è stata per lui occasione di ricordare che Varese, con il nuovo campus dell’Hotel City e il progetto dello studentato diffuso a Biumo sia già molto avanti nella risoluzione del problema. Ma non tutti sono stati dello stesso avviso: il consigliere Salvatore Giordano ha contestato – e lo farà una seconda volta nel corso della serata – l’opinione per cui sia “stato tagliato il fondo per gli affitti” secondo il consigliere di Fratelli d’Italia l’aiuto non è venuto a mancare da parte del nuovo Governo, che ha tagliato quella voce, ma si è trasformato in un nuovo sussidio che sta prendendo il via in queste settimane.

Per Stefano Angei (Lega) e Luca Boldetti (Polo delle Libertà) invece, Capriolo ha affrontato un problema che a Varese non esiste: secondo Angei «I tagli sono stati fatti innanzitutto dai governi di centro sinistra e poi noi non abbiamo un problema di caro affitti qui». Un opinione sostenuta anche da Boldetti, che ha affermato come «Noi non abbiamo un problema di caro affitti per chi studia qui, e non abbiamo nemmeno un problema di fuori sede per chi decide di studiare altrove, perchè la stragrande maggioranza degli universitari varesini studia all’Insubria, alle facoltà Milanesi, o alla Liuc. Il che non li qualifica come fuori sede, ma come pendolari. Trovo non corretto perciò discutere il tema in quest’aula». Ad opporsi  a questa tesi non solo il proponente della mozione ma anche il suo collega di partito Domenico Marasciulo,  che ha sostenuto il fatto che questo è un problema che tocca tutti, nel momento in cui c’è libertà di frequentare la facoltà che più si ritiene idonea al proprio futuro. Alla fine della discussione però, la decisione è presa a maggioranza: e scontatamente la mozione è stata approvata, con 18 favorevoli e
10 contrari.

Grande discussione anche al quarto che ha haffrontato la Mozione Presentata da Maria Grazia D’Amico (Gruppo Progetto Concittadino) ed altri che sollecita il Parlamento affinche’ discuta le proposte di legge in materia di stato giuridico dei figli di coppie omogenitoriali. Qui la questione, delicata dal punto di vista ideologico e morale, ha visto anche schieramenti non scontati: la mozione, spiegata da D’Amico come «La legge che chiediamo sia a tutela dei bambini di queste coppie, diventati orfani per legge» e ha ricordato come il sindaco di Varese sia andato a Torino per chiedere una norma, insieme a molti altri sindaci italiani. L’opposizione a questa mozione è arrivata però non solo dai banchi della minoranza – a parlare in particolare sono stati Salvatore Giordano, Luca Boldetti, Barbara Bison (Lega), Stefano Angei – ma anche un rappresentante della maggioranza, Guido Bonoldi (Lavoriamo per Varese) che ha sottolineato come «La mozione chiede che il sindaco si adoperi perchè il parlamento riconosca una legge che riconosca anche i bambini nati con gestazione per altri. Ritengo che in questa legge il primum movens non sia il diritto del bambino ma un preteso “diritto al bambino”. Una logica a cui io non voglio contribuire e perciò voterò contrario». IL risultato è stata comunque l’approvazione a maggioranza della mozione, ma con diverse proporzioni: 16 favorevoli e 12 contrari.

Sorte ben diversa ha avuto la quinta mozione, presentata dal consigliere Alessandro Pepe (Gruppo Partito Democratico), che proponeva la Giornata Del Riuso e la promozione Del Centro Ambientale Mobile attraverso i consigli di quartiere. Questa ha ottenuto l’unanimità dei voti, con il voto a favore anche di tutte le opposizioni. «Sono contento che anche la Lega abbia considerato i consigli di quartiere uno strumento idoneo per portare avanti questo argomento» ha maliziosamente commentato il consigliere Pepe, riferendosi alla battaglia del carroccio per l’eliminazione di questo giovane organismo.

Il sesto punto ha visto approvata a  maggioranza una nuova mozione presentata da Luca Paris (Gruppo Misto – Movimento 5 Stelle) che chiede al sindaco di chiedere il ritiro del disegno di legge sull’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario. «Lo faccio per motivi di ordine politico ma anche sostanziale – ha spiegato Paris – Il disegno è contrario all’interesse nazionale perchè incoraggia il frazionamento delle competenze, prefigura diseguaglianza e disparità di trattamento degli italiani, porrebbe  a rischio l’unità politica e giuridica della nazione. Tale frammentazione è già stata sperimentata in sanità in pandemia, con gli effetti confusi che abbiamo visto. vogliamo vedere la stessa frammentazione sulla scuola e molto altro? noi no».

La mozione ha ricevuto una valutazione positiva dal sindaco Davide Galimberti, che ha ricordato come lui abbia fortemente sostenuto in regione il referendum sull’autonomia, ma che nel disegno di legge in discussione «Non c’è un ruolo dell’autonomia locale. E poichè è ferma in parlamento evidentemente deve destare perplessità anche tra la maggioranza». Immediate le reazioni delle opposizioni: da Stefano Angei che sostiene «Non capisco come si possa essere contro a una legge che da piu forza alle autonomie locali» a Salvatore Giordano, a Emanuele Monti che ha ricordato Roberto Maroni e la sua battaglia in regione per l’autonomia: «Noi una parte di storia abbiamo contribuito a scriverla – ha sottolineato – Ora non dobbiamo spegnere un entusiasmo che ci chiede il popolo lombardo e italiano». La maggioranza invece approva la mozione e rincara la dose: Giacomo Fisco (Capogruppo PD)  ringrazia Paris per l’iniziativa e chiede emendamento che aggiunge nel testo nero su bianco l’assenza nel disegno di legge del coinvolgimento degli enti locali: un emendamento accettato dal proponente che ha fatto definitivamente imbestialire le minoranze. Ma non solo: Guido Bonoldi nelle dichiarazioni di voto ha infatti annunciato «Io sull’autonomia differenziata sono d’accordo, perciò voterò contro»: il risultato è stato l’approvazione della mozione, ma con 15 favorevoli, 11 contrari e 2 astenuti.

Con il settimo punto si è tornati alle questioni varesine, con la mozione di Stefano Angei (Gruppo Lega Salvini Lombardia) sulla riapertura della Galleria del Palazzo Del Sole a Biumo inferiore. Il palazzo, realizzato negli anni 70 dall’architetto Mozzoni, ha infatti una galleria che collega via Garibaldi con via Cairoli, chiusa da decenni. «Con questa mozione ne viene richiesta l’apertura al transito pubblico, anche in forza di una raccolta firme partecipata dalla cittadinanza, anche nell’ottica dello studentato diffuso» ha spiegato Angei.

Il parere della giunta è stato negativo, e la spiegazione è stata fatta per voce del vicesindaco Ivana Perusin: «Faccio un po’ sdi storia per inquadrare il problema – ha spiegato la vicesindaco – La galleria è stata chiusa nel 1971. Nel 2003 c’è stata una richiesta in consiglio di riaprirla che è stata approvata ma mai portata a termine. Concordo che con la nuova funzione possa essere rivalutata, ma si tratta di una galleria privata e per farlo bisogna mettersi al tavolo con loro. il parere è negativo finchè non saranno coinvolti gli effettivi interessati».

La motivazione ha visto le proteste del proponente, che ha commentato: «Qui ci si arrampica su questioni semantiche. Nella mozione io chiedo semplicemente di porre in essere tutte le iniziative possibili e mi viene bocciata perchè prima va fatta una iniziativa?» A questo punto sono intervenuti a sostegno di Angei altri rappresentanti della minoranza, tra cui Salvatore Giordano, che ha proposto un emendamento prevedendo esplicitamente «Previa verifica dell’utilità per lo studentato», Franco Formato (Varese Ideale) che ha sottolineato come «La proposta è legittima, e il buon senso direbbe di accoglierla di buon grado», e Luca Boldetti, che ha sottolineato ironicamente di essere «Favorevole alla proposta di Angei ma è stato sfortunato: è stato l’ultimo ad impegnare la giunta in questo consiglio, mica potevano approvarli tutti». Emanuele Monti invece si è lasciato andare ai ricordi «Ricordo la battaglia dei primi anni 2000: con Marco Pinti, proponente della proposta,  eravamo andati anche alla galleria ad ascoltare i commercianti. Vedere che non sono stati ancora risolti i problemi lascia l’amaro in bocca».Alla fine la mozione è stata respinta con 11 voti favorevoli e 17 contrari.

L’ottavo punto si è rivelato l’ultimo in discussione nella seduta: la mozione di Giulia Mazzitelli (Gruppo Partito Democratico) a sostegno del Fondo Affitti e Morosita’ Incolpevole ha creato un dibattito che ha portato la discussione fino alla mezzanotte, ora fissata per la chiusura del consiglio. «Questa mozione è stata firmata da me e dai consiglieri della commissione servizi sociali, che ringrazio – ha innanzitutto premesso Mazzitelli – La premier Meloni ha deciso di non rifinanziare questi fondi destinandoli ad altro, ed è una decisione che avrà gravi conseguenze sugli enti locali. La situazione infatti è grave, e sono sempre di più i bisogni, che aumentano ogni volta che si tolgono fondi come questi. Per questo chiediamo di attivarsi in maniera decisa per opporsi a questa decisione». Una proposta accolta favorevolmente dall’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari: «Desidero ringraziare la consigliera Mazzitelli per l’esposizione mozione, che mi permette di sottolineare la situazione: che è grave e che colpisce non solo gli inquilini ma anche i proprietari, a cui viene a mancare una fonte di reddito spesso importante». Ed è qui che il  consiglere Giordano ribadisce la sua verità : «Non sono stati tolti i fondi, è solo un cambio di metodo nell’erogarli – ha ribadito – Il fatto che spariscano i fondi per pagare gli affitti è una falsità». Alla fine la mozione è stata approvata con 18 voti a favore e 10 contrari.

Raggiunta con questa mozione la mezzanotte, sono rimaste fuori quindi due mozioni: quella presentata dal Consigliere Simone Longhini (Polo Delle Liberta’) ed altri che chiede l’intitolazione di uno spazio pubblico alla memoria di Silvio Berlusconi e la mozione di Barbara Bison ed altri (Gruppo Lega Salvini Lombardia) che chiede la riqualificazione dell’ area destinata alla memoria degli Esuli Istriani e la previsione di interventi straordinari per la manutenzione dei cimiteri cittadini e delle aree verdi della citta’. Verranno discussi, come precisato dal presidente del Consiglio Comunale, nella prossima seduta.

 

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Pubblicato il 13 Settembre 2023
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