Riapriamo il confronto sul Nuovo polo sportivo di San Fermo
Dopo le opposizioni, lo chiedono anche i rappresentanti di maggioranza di Collettiva* e Progetto Concittadino. "Servono luoghi cui accedere liberamente"
Continua a far discutere il Nuovo Polo sportivo di via Pergine a San Fermo, con manifestazioni di disagio e richieste di chiarimento anche all’interno della maggioranza in Consiglio Comunale.
Dopo la vivace assemblea di due settimane fa in cui il Sindaco ha presentato il progetto approvato dal Consiglio Comunale per il Nuovo Polo Sportivo di via Pergine, sono ora Collettiva* e Progetto concittadino a rilanciare la necessità riaprire il confronto con i cittadini.
“Il malessere espresso dai residenti di San Fermo in merito al progetto relativo alla realizzazione del nuovo centro sportivo di via Pergine è un’ulteriore manifestazione della delusione vissuta dal Consiglio di quartiere per l’esito insoddisfacente del processo di coinvolgimento effettuato nella prima fase di progettazione partecipata”, si legge in una nota diffusa a doppia firma da Progetto Concittadino e Collettiva*.
All’interno dei gruppi politici sono state “raccolte le medesime esigenze di chiarimenti e analoghe manifestazioni di disagio – affermano – Riteniamo sia urgente e necessario riaprire un tavolo di confronto tra l’amministrazione e i residenti del rione, al fine di ricucire le fratture, trovare soluzioni al dissenso e restituire al Consiglio di quartiere il proprio ruolo di interfaccia tra i bisogni e le istanze dei residenti e l’amministrazione”.
Al termine dell’acceso dibattito di due settimane fa nel quartiere di San Fermo era stato proprio il sindaco Davide Galimberti a proporre l’apertura di un “Tavolo di monitoraggio” sul Nuovo polo sportivo di via Pergine, già approvato a giugno dal Consiglio comunale.
Il nuovo polo sportivo fa discutere il quartiere di San Fermo
“È ferma convinzione di Progetto Concittadino e Collettiva* che ogni intervento di rigenerazione urbana non prescinda dall’ascolto delle persone, al fine di contenere il rischio di una progressiva privatizzazione degli spazi pubblici. Servono luoghi ai quali si possa accedere liberamente e nei quali sia possibile coltivare spazi di socialità e libertà”, conclude la nota.
Nella mattinata di sabato 23 settembre Movimento Alternativo ha organizzato un banchetto davanti al parco di via Pergine per rilanciare la raccolta firme promossa online per “chiedere garanzie sul futuro del parco”.
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