A Busto Arsizio nasce Synesis, un nuovo centro culturale per uscire dalla “fruizione solitaria”
La nuova realtà esordisce con un concerto nella chiesa di San Giovanni dedicato a don Giussani, a chiusura delle celebrazioni del centenario dalla nascita

Nasce a Busto Arsizio una nuova associazione, il centro culturale Synesis che si presenta al pubblico con un primo appuntamento già in programma, un concerto dedicato a don Giussani per chiudere l’anno celebrativo del centenario dalla nascita del fondatore di Comunione e Liberazione. L’evento si terrà nella basilica di San Giovanni dalle 21 con il coro polifonico Laus Deo (organo: Isaia Ravelli, direttore: Gabriele Mara) dedicato ai canti della tradizione cristiana che don Giussani amava e divulgava tra i giovani.
Marco Grampa ex-insegnante del liceo classico Crespi e Tirannanzi di Legnano, lo spiega durante la presentazione in Comune a Busto Arsizio: «Ci tenevamo a partire da questa celebrazione che volge al termine. L’idea stessa dell’associazione nasce dal concerto per ricordarlo per poi svilupparsi».
L’Associazione ha per scopo la promozione, il sostegno e la divulgazione della cultura con finalità di servizio sociale, teso alla promozione umana integrale della persona e alla sua valorizzazione negli aspetti formativi, educativi e ricreativi.
L’Associazione nasce da un gruppo di persone di varia età e professione, accomunate dall’esigenza di favorire, per sé e per gli altri, lo sviluppo della dimensione culturale come fattore irrinunciabile della vita del singolo e della società.
Si è scelto così di intitolare il Centro culturale con il termine greco “synesis” perché esso rimanda alla conoscenza e alla comprensione colte nell’aspetto dinamico del cammino umano, sia secondo la connotazione di un criterio di giudizio aperto all’interrogazione posta dalla realtà tutta, sia nella dimensione essenziale del dialogo costruttivo.
L’attività di Synesis consiste dunque nel diffondere ed ampliare la conoscenza, nei diversi campi in cui essa si articola, nonché l’informazione e la riflessione critica su temi emergenti dall’attualità, proponendo conferenze, dibattiti, seminari, proiezioni di film e documenti, concerti, mostre.
Destinatario è chiunque sia sensibile alla cultura, intesa come riflessione critica e sistematica sull’esperienza.
Perché un nuovo centro culturale a Busto Arsizio? Lo spiega Giuliana Zanello, anche lei insegnante al liceo Crespi: «Perché pensiamo che la fruizione di contenuti, anche di alto livello, quale si realizza attraverso i dispositivi tecnologici, individuali e a distanza, per divenire autentica maturazione e crescita umana e civile, in breve per essere pienamente cultura, non possa rinunciare alla relazione, e che la relazione, a sua volta, abbia bisogno di luoghi e di prossimità».
L’obiettivo è quello di rinsaldare le reti sociali che la fruizione della cultura “dal vivo” genera: «Riteniamo necessaria, anche in un’epoca in cui con grande facilità si può attingere individualmente a un vastissimo campo di informazioni, anche in una città dalla quale si può rapidamente raggiungere una metropoli fitta delle più convincenti proposte, l’esistenza di luoghi prossimi in cui si creino e si arricchiscano relazioni, in cui le proposte siano mediate dal rapporto personale e il dibattito si misuri con la concretezza degli interlocutori, affinché la crescita culturale realizzi pienamente tutte le sue dimensioni e favorisca la maturazione e la felicità dei singoli come la costruzione di una socialità positiva».
In altre parole, nelle ombre di un presente di cambiamenti, tanto profondi e rapidi da scuotere ogni risposta, ogni convinzione acquisita, Synesis propone di coltivare due positività non scalfite: la dignità della domanda, la bellezza di domandare e cercare insieme.
Ne è convinto anche Michele Faldi, dell’Università Cattolica: «Sono da una vita nel mondo della cultura e dovrei essere quasi stufo. Siamo in un’epoca di cambiamento e occorre avere dei criteri per capire la realtà. La forma del centro culturale non nega nulla della tecnologia ma non vuole perdere le relazioni e gli incontri. Iniziamo entusiasti un’avventura e la apriamo a tutti».
Il sindaco Emanuele Antonelli è contento di vedere il patrimonio culturale cittadino arricchirsi ed elevarsi: «Stiamo lavorando da tempo per portare i milanesi qui sia come scelta abitativa che per la proposta culturale. In questo caso c’è una profondità di ricerca e studio che difficilmente si trova nel panorama culturale, pur molto vivace e ben fatta, della nostra città. La presenza fisica ad un momento culturale è fondamentale se l’offerta non è lontana fisicamente da noi. Questa realtà entra pienamente nel nostro circuito».
Conclude l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli: «La nascita di un centro culturale è sempre un’ottima notizia. Abbiamo tavoli aperti con tutti i settori culturali della città, forze vive che hanno voglia di collaborare. Infatti siamo alla settima edizione, a dicembre, dei nostri Stati Generali della cultura. C’è grande partecipazione, condivisione, crescita e coordinamento dei calendari. Siete i benvenuti».
La sede di Synesis è in via Culin 2 a Busto Arsizio (info: 3342545150)
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