A Germignaga arriva il “teatro sospeso”: paghi gli spettacoli a chi non può permetterseli

L'idea nata durante la programmazione della nuova stagione teatrale. Il parroco: “Un teatro per tutti e accessibile a tutti, anche a chi non avrebbe nemmeno in mente di andarci"

cinema teatro italia

La stagione teatrale alle porte, la grande novità di una programmazione di teatro professionale in una sala periferica, “di provincia“, che riempirà le scene per sei date con un fuori cartellone d’eccezione legato ai nomi di Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta.

Ma la vera novità per il Cinema Teatro Italia di Germignaga, che ha presentato la stagione teatrale solo pochi giorni fa, arriva da un’idea nata in sede di programmazione del tabellone: cioè quella di dare la possibilità a quanto più pubblico possibile di seguire gli spettacoli, specialmente a chi non può permettersi nemmeno una data, figurarsi l’intera stagione.

Ecco allora che arriva la proposta del “sospeso”: vai a comprare il biglietto e ne lasci uno pagato per chi vorrà gustarsi la serata senza però avere in tasca i soldi per pagare. Ma non solo, sarà anche possibile lasciare pagata un’intera stagione (del prezzo complessivo di 75 euro, sono sei serate, oltre a tre serate di teatro per i ragazzi).

La proposta è nata durante gli incontri fra il sindaco Marco Fazio, don Luca Ciotti (il teatro è di proprietà della parrocchia) e del direttore artistico Claudio Cadario, che spiega: «L’idea era di aprire il più possibile alla cittadinanza, anche alla luce della programmazione che propone serate dai temi molto ampi, in grado di offrire spiritualità, confronto e conoscenza».

La gestione dei “sospesi“ è affidata alla parrocchia, che una volta completata la campagna abbonamenti tirerà le somme di quanti sono i posti pagati e li assegnerà a chi ne farà richiesta, compatibilmente con le disponibilità.

Così da un piccolo teatro rinato dopo una ristrutturazione di una ventina d’anni fa (e che conta neppure 200 posti) arriva una grande lezione di inclusione.
«Desideriamo che i nostri concittadini possano gustare qualcosa di bello che dà la vita: un teatro per tutti e accessibile a tutti, anche a chi non avrebbe nemmeno in mente di andarci», sono difatti le parole di don Luca Ciotti. E anche il Comune, fa sapere il sindaco Marco Fazio, sta valutando se sostenere economicamente l’acquisto di alcuni sospesi.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Ottobre 2023
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