Botte a margine di una partita di seconda categoria al campo di Cremenaga
L'episodio sul finire del match tra Ponte Tresa e Buguggiate. Un dirigente di casa è stato colpito all'esterno del campo da una o due persone
Un episodio che va ben oltre il campo da gioco e ha a che fare con la maleducazione più che con la cultura sportiva. È successo a Cremenaga, al termine della partita di Seconda Categoria (Girone X) tra i padroni di casa del Ponte Tresa e il Buguggiate.
Il match è terminato 0-1 per la squadra in trasferta, ma è fuori dal campo che si è concentrata l’attenzione delle forze dell’ordine e di parte del pubblico che ha assistito a momenti di tensione.
La scintilla è stata un’espulsione di un giocatore del Buguggiate allo scadere del tempo regolamentare, condita da inviti ad uscire in fretta dal campo.
Secondo la versione degli ospiti, ci sarebbero stati insulti razzisti ripetuti nei confronti del ragazzo, di origini albanesi. A quel un suo parente presente all’incontro, all’ennesimo epiteto sulla sua nazionalità, avrebbe colpito con uno sberlone/pugno un dirigente della squadra avversaria, facendolo cadere a terra.
Secondo la versione dei padroni di casa il giocatore espulso avrebbe rivolto minacce prima dell’espulsione ad un avversario e ad un dirigente presente fuori dalla rete, colpevole di aver invitato il giocatore ad uscire in fretta, scaldando gli animi dentro e fuori dal campo: a quel punto due persone avrebbero aggredito in maniera violenta l’uomo, buttandolo a terra e provando a colpirlo nuovamente.
Gli aggressori sono poi scappati, ma grazie alla targa l’auto è stata individuata e i carabinieri hanno ascoltato le versioni delle due parti in causa, mentre il ferito è stato medicato (quattro giorni di prognosi per lui) e dovrà decidere se sporgere denuncia.
Sull’episodio, è netta la condanna del presidente del Buguggiate, Sandro Monti, uno dei più longevi dirigenti del calcio dilettantistico del Varesotto, da tantissimi anni alla guida della formazione buguggiatese: «Se la gente imparasse ad essere educata e meno impulsiva forse si vivrebbe meglio – commenta -. Non c’entrano nulla nè il campo di calcio nè il Buguggiate Calcio, c’entra solo la maleducazione e il non rispetto delle persone. La nostra si dissocia dall’accaduto e non vuole essere in alcun modo tirata in ballo. La partita è stata regolare e abbiamo vinto 0-1, il resto non è di nostra competenza».
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