Crescere nella volatilità: ricette per lo sviluppo delle imprese in un contesto complesso

Un convegno Aifi e Confindustria Varese, promosso dalla commissione M&A di AIFI presso la Liuc di Castellanza

Economia varie

Il clima di fiducia delle imprese è fortemente compromesso: in un quadro ancora post pandemico con equilibri che cambiano velocemente e previsioni di crescita del Pil non certamente positive, anche l’attività delle imprese subisce una battuta d’arresto e sembra complicato riuscire a invertire la rotta.

«In un contesto geopolitico sempre più complesso e in uno scenario economico caratterizzato da inflazione, alti costi delle materie prime ed elevato costo del denaro dobbiamo riuscire a trovare strade diverse per ottenere quelle risorse necessarie alle transizioni ecologiche, sociali, di governance e tecnologiche su cui ci stiamo giocando il nostro futuro. Se fino a ieri le alternative al classico credito bancario erano un’opportunità, oggi stanno diventando sempre più una necessità per riuscire a finanziare i nostri investimenti e i nostri progetti di sviluppo. Il mercato dei capitali è una strada ancora troppo poco battuta dalle nostre imprese. Una strada che, invece, dobbiamo saper intraprendere con più coraggio, meno pregiudizi, più propensione all’innovazione nella costruzione di una nuova finanza d’impresa», ha commentato Claudia Mona, vicepresidente di Confindustria Varese di fronte agli ultimi dati congiunturali dell’economia varesina.

L’export della provincia, ad esempio, nei primi sei mesi del 2023 è risultata in calo dell’1,4% rispetto ad un anno fa. Scende anche lo stock bancario alle imprese del territorio, che a giugno si attestava a 3,6 miliardi, l’8,6% in meno rispetto allo stesso mese del 2022. «Proprio in questo clima il private capital può essere un partner fondamentale delle aziende per agevolare progetti di sviluppo, attività di aggregazione e la crescita anche internazionale, favorendo i necessari processi di managerializzazione» ha dichiarato Innocenzo Cipolletta, presidente AIFI. «Da un punto di vista di come si valutano le aziende nel M&A, l’attuale periodo presenta una certa discontinuità con il passato. Più che un calo generalizzato dei multipli assistiamo a un gap crescente tra settori in voga quali sanità, IT e alimentare e comparti più in difficoltà quali siderurgia, componentistica auto, macchinari e componenti per oil & gas» ha affermato Eugenio Morpurgo, presidente della Commissione M&A AIFI».

Il convegno promosso dalla commissione M&A di AIFI su questi temi ha messo a confronto imprese con storie differenti che operano anche in settori merceologici diversi, tutte accomunate da una forte tensione allo sviluppo. L’evento si è tenuto presso la Liuc – Università Cattaneo, in provincia di Varese e non è un caso: sono 58.590 le imprese attive sul territorio, di cui 7.615 manifatturiere; in questa area, rappresentata da grandi eccellenze, il private equity, tra il 2020 e il 2022 ha realizzato 21 operazioni che hanno avuto, nell’80% dei casi, oggetto aziende familiari. «La provincia di Varese è caratterizzata da imprese con una forte propensione all’export ed è la quarta provincia per numero di addetti in settori di elevato contenuto tecnologico. Caratteristiche che ben si sposano con l’attività di M&A e di private equity. Non a caso la Liuc è attiva su alcuni filoni di ricerca quali il private equity, l’innovazione, il family business che sono espressione di una realtà economica in forte evoluzione» ha sottolineato Anna Gervasoni, prorettrice LiucUniversità Cattaneo.

Come stanno affrontando le imprese questa congiuntura? Nuove strategie di sviluppo, trasformazione digitale, innovazione, tecnologie sempre più sofisticate, investimenti in ricerca e sviluppo, gestione delle risorse umane e acquisizione di nuove competenze professionali, sostenibilità e ripensamento delle strutture finanziarie. Di questo hanno parlato i leader di alcune imprese del territorio che stanno affrontando questo delicato passaggio con successo: Rinaldo Ballerio, presidente Elmec spa, Michela Conterno, ceo Lati, Filippo Guicciardi, commissione M&A AIFI, Claudia Mona, managing director Secondo Mona, Rosario Rasizza, ceo Openjobmetis, Luca Spada, presidente Eolo, Matteo Zenari, commissione M&A AIFI.

Federico Visconti, rettore Liuc– Università Cattaneo chiosa dichiarando: «Potremmo giocare con le parole: oggi contestualizziamo il tema nella volatilità, altre volte abbiamo usato recessione, crisi, globalizzazione, digitalizzazione e chi più ne ha più ne metta. Ma la parola chiave resta “crescere”. Che si discuta di dimensione ottima e di soluzioni praticabili significa, per Liuc, fare università a servizio dei propri stakeholders«.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 25 Ottobre 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.