Varese
Da Barbiana allo smartphone: a Varese due giorni per riflettere sul messaggio di don Milani oggi
La scuola come strumento di emancipazione, il superamento delle diseguaglianze e l’attenzione agli ultimi: cosa dice oggi l’esperienza del priore che tra i monti del Mugello affascinò generazioni di educatori? A Varese due giorni di studio, una mostra artistica, un documentario, nel centenario della nascita del sacerdote
Cosa racconta la figura di don Lorenzo Milani oggi? Cosa rimane del suo insegnamento religioso e civile e del suo messaggio di contrasto alle diseguaglianze?
Non sono domande scontate, quelle che pone il convegno promosso a Varese dalle Acli provinciali. Perché a distanza di cento anni dalla nascita del sacerdote ed educatore, le parole che animarono la sua esperienza pastorale (e il suo messaggio civile) sembrano quantomai controcorrente, in una scuola basata sulle competenze e una società fondata sulla competizione, e insieme interrogano su come attualizzarle, in un mondo passato dai sussidiari alla didattica digitale.
“Educare all’impegno sociale tra didattica inclusiva e metaverso. L’attualità di don Lorenzo Milani” è il titolo del convegno che si tiene a Varese giovedì 2 al Salone Estense e venerdì 3 novembre alla Sala Montanari, accompagnato anche da una mostra artistica allestita alle Acli e dalla proiezione di un film in Sala Montanari (clicca qui per prenotare), all’interno del festival Glocal.
Promosso dalle Acli e da Commissione Legalità del Centro Internazionale Insubrico (Università degli Studi dell’Insubria), da Libera e dalla Fondazione La Sorgente il convegno vedrà anche la testimonianza diretta di Agostino Burberi, ex allievo di don Milani, che incontrò da bambino montanaro nelle mura della canonica di Barbiana, in quella scuoletta tra i boschi del Mugello che divenne un modello e persino centro di relazioni internazionali, con le esperienze degli allievi che – avviati al mondo del lavoro – divenivano “corrispondenti” dall’Europa e non solo, creavano rapporti con tanti contesti diversi.
Oltre a Burberi, interverranno anche lo storico Ernesto Preziosi, la sociologa Chiara Giaccardi, il pedagogista Ivo Lizzola, il filosofo Fabio Minazzi, la scrittrice Benedetta Centovalli e ancora gli esperti di innovazione digitale nella scuola Paolo Ferri e Susanna Mantovani. Perché il convegno non è solo analisi storica, ma anche calato all’interno della realtà di oggi, delle sfide della scuola pubblica di oggi, per condividere ricerche ed esperienze didattiche nate dalla riflessione sulla proposta pedagogica di don Lorenzo Milani, ed azioni innovative per contrastare la disuguaglianza e la povertà educativa. Una provocazione soprattutto per chi lavora nella scuola e negli ambiti dell’educazione, seguendo una delle frasi centrali del sacerdote: «Il sapere serve solo per darlo».