Da Barbiana al Metaverso: a Varese l’attualità di don Lorenzo Milani
Celebra i primi cinque anni di un percorso sulla modernità di Don Milani, ma vuole anche gettare le basi per questa sua importanza in futuro il grande convegno di Acli che aprirà anche il programma di Glocal+ nei giorni del 2 e del 3 novembre prossimi

Celebra i primi cinque anni di un percorso sulla modernità di Don Milani, ma vuole anche gettare le basi per questa sua importanza in futuro il grande convegno di Acli che aprirà anche il programma di Glocal+ nei giorni del 2 e del 3 novembre prossimi, dal titolo “Educare all’impegno sociale tra didattica inclusiva e metaverso. L’attualità di don Lorenzo Milani”.
«L’iniziativa è nella prospettiva dell’associazione e vuole tradurre il messaggio educativo di Don Milani nella realtà attuale – spiega Carmela Tascone, presidente di Acli Varese – Non vuole infatti essere solo la celebrazione di un grande maestro, ma deve offrire spunti utili per lavorare oggi nei confronti dei giovani e dell’impegno sociale, in un ottica di inclusione e nel superamento delle diseguaglianze, compresa la povertà educativa. Iniziativa nata 5 anni fa e che non si è mai fermata, nemmeno nel periodo difficile del covid, il convegno vuole da una parte essere il coronamento del percorso fatto e dall’altra gettare una prospettiva per il futuro»
Articolato in tre sessioni, con 11 relazioni, due testimonianze, una mostra, una serata inserita nel programma di Glocal e curata da VareseNews, e 3 workshop, il Convegno intende coinvolgere docenti, formatori, educatori e personale del terzo settore per condividere ricerche ed esperienze didattiche nate dalla riflessione sulla proposta pedagogica di don Lorenzo Milani, ed azioni innovative sviluppate nel territorio regionale a promozione di una didattica inclusiva e attenta all’innovazione digitale nella Scuola.
«Il Convegno su don Milani a Varese rappresenta un’operazione culturale completa che si pone due macro-obiettivi: condividere il lavoro di progettazione e di formazione svolto in un quinquennio dagli enti promotori e garantire spunti di riflessione e indicazioni utili a una progettualità futura, nell’ottica di una didattica orientativa, per contrastare le disuguaglianze, la dispersione scolastica e la povertà educativa – ha spiegato Stefania Barile, del Centro Internazionale Insubrico (Università degli Studi dell’Insubria) – Il volontariato nei diversi ambiti, partendo dalle associazioni di aiuto alla persona fino alla stessa LIBERA-sezione Varese, può rappresentare un terreno fertile su cui costruire un tessuto sociale solidale, importante e significativo, che permette ai più giovani di conoscere la realtà associativa del territorio in cui vivono e di trovare il proprio spazio, il proprio ruolo, il proprio senso».

UNA MOSTRA E UN DOCUMENTARIO PER FAR RISCOPRIRE DON MILANI ALLA CITTADINANZA
«Il convegno è naturalmente rivolto a educatori, personale del terzo settore, docenti, ma ci sono all’interno dell’attività del convegno due eventi che sono aperti a tutta la cittadinanza e si terranno il 2 novembre – spiega Stefania Barile – L’inaugurazione della mostra “il giovane Lorenzo Milani – dal segno artistico alla parola “ che si terrà nello spazio polifunzionale delle ACLI provinciali di Varese, dove si comunica un aspetto interessante della Vita di Don Milani, che è quello di un giovane che vive sulla propria pelle il disagio di quel momento di grande passaggio all’età adulta che lo porterà anche a una scelta precisa, cioè di entrare in seminario. Mentre in serata sempre del 2 novembre ci sarà la possibilità per la cittadinanza di conoscere direttamente la scuola di Barbiana attraverso il documentario “Barbiana 65”: una serata condotta da Marco Giovannelli di Varese News, che vedrà Agostino Burberi, uno dei “ragazzi di Barbiana” come suo interlocutore, ma anche Mario Lancisi autore del testo dell’ultimo libro pubblicato su don Milani».
«La serata è centrata direttamente su quella che è stata l’esperienza di Barbiana e di don Milani – sottolinea Marco Giovannelli, direttore di Varesenews e moderatore della serata – Noi abbiamo una grande fortuna, che Agostino Burberi vive a Legnano ed è legato a questo territorio da una vita. Il nostro rapporto è piu che ventennale, ed è venuto naturale coinvolgerlo. Mario Lancisi è un giornalista del Tirreno, ha una lunga attività attorno all’esperienza di don Milani, è figura che conosce bene il priore, e uno degli ultimi libri sull’argomento è proprio il suo».
L’incontro a margine del convegno aprirà anche Glocal+, una novità nel contesto del festival giornalistico Glocal, arrivato alla 12esima edizione, che ha deciso di aprirsi al territorio con diversi eventi culturali realizzati in collaborazione con realtà significative della provincia: «Quest’anno il festival si è molto allargato – Precisa infatti Giovannelli – Non è più limitato ai soli tre giorni del festival, ma lo abbiamo allargato a due nuove esperienze: oltre a Glocal+, che comincia proprio con Don Milani, dal 4 al 9 novembre ci sarà anche Glocal Doc, il primo festival del documentario, che ha visto arrivare 1500 lavori da tutto il mondo».
La serata è gratuita, ma è opportuno iscriversi a questo link.
In ogni caso grazie alla collaborazione con Glocal+, il convegno su don Milani sarà tutto in streaming: sarà quindi possibile seguirlo anche da remoto in diretta, e rivederlo nei giorni successivi sul canale YouTube di Varesenews. «Un bell’impegno ma ci sembrava importante, trasferibile anche ad altre realtà scolastiche», conclude Giovannelli.
DUE GIORNI DI CONVEGNO PER DISEGNARE UN FUTURO “ALLA DON MILANI” CON I PROFESSIONISTI DELL’EDUCAZIONE
Il convegno vero e proprio si svolgerà su due giorni: la prima sessione al Salone Estense, giovedì 2 novembre dalle 9 alle 12.30 è uno sguardo storico, sociologico, pedagogico e filosofico ai fenomeni della dispersione scolastica, del disagio sociale e dell”emarginazione da un lato e la cura nei confronti delle nuove generazioni dall’altro lato, che convergono sulla possibilità di costituire una scuola come “comunità di apprendimento”. «E’, di fatto, la costruzione dello scenario su cui andremo a lavorare ed è una costruzione storico statistica – spiega Stefania Barile – Andremo innanzitutto a puntualizzare i dati sulla dispersione scolastica in Italia con Ernesto Preziosi, una indicazione precisa su una società dello scarto che dovrà essere sostituita con una società della cura con Chiara Giaccardi, e infine andando a rilevare i valori e i limiti di Don Milani anche dal punto di vista delle ultime pubblicazioni, anche piuttosto critiche, sulla sua figura».
La seconda sessione, sempre in Salone Estense, giovedì 2 novembre dalle 14.30 alle 16.30 intende invece attualizzare il pensiero di don Milani nella ricerca in ambito didattico (didattica speciale e inclusiva) e in ambito comunicativo ed esperienziale (uso dei nuovi dispositivi digitali per la realtà aumentata e il metaverso). «È una sessione più pratica, con una didattica che ci riporta Benedetta Centovalli sulla scrittura e per quanto riguarda invece Paolo Ferri con Susanna Mantovani, su una didattica innovativa che offre un’opportunità importante per la comunicazione e l’interazione»
La terza sessione, in Sala Montanari, venerdì 3 novembre dalle 9 alle 12.30, intende avviare una riflessione sul significato dell’essere cittadini oggi e sull’impegno nel ritrovare un’identità democratica, capace di affrontare con una mente aperta e flessibile ed un pensiero acuto e critico, le questioni socio- culturali e politiche del paese, partendo dall’azione programmatica delle ACLI rivolte ai giovani.
«È una sessione più “sul campo” con dei moduli che possono essere replicabili – conclude Barile – Quindi, sia il progetto sulla scrittura creativa, sia il progetto sul metaverso e sull’innovazione digitale, sia il progetto sulla prosocialità che verranno spiegati all’interno della mattinata del 3 di novembre, saranno effettivamente sviluppati poi nei workshop pomeridiani, all’ITET Daverio Casula Nervi, venerdì 3 novembre dalle 14 alle 17, che consentono ai docenti e al personale del terzo settore la possibilità di toccare con mano una progettazione che può essere riproposta e riproposta in questo caso sul territorio, non solo provinciale, ma anche regionale. E noi aspiriamo ad amplificare questa possibilità e potenzialità anche a livello nazionale».
Il Convegno è organizzato dalla Commissione Legalità del Centro Internazionale Insubrico (Università degli Studi dell’Insubria), da Libera sezione Varese e dalla Fondazione La Sorgente con il patrocinio della Fondazione don Lorenzo Milani, presieduto dall’ex allievo Agostino Burberi, e del Comitato scientifico per il Centenario di don Lorenzo Milani, presieduto dall’Onorevole Rosi Bindi.
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