Duemila coperte in piazza a Busto Arsizio per il progetto “Viva Vittoria”
Domenica 22 ottobre in piazza San Giovanni l'evento per celebrare il primo anno di lavoro dell'iniziativa nata per sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne
Dopo oltre un anno di intenso lavoro, il progetto “Viva Vittoria” di Busto Arsizio, nato per sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne, si concluderà domenica 22 ottobre (o il 29 in caso di pioggia) in piazza san Giovanni.
Sul marmo della piazza saranno stese 2000 coperte, realizzate ai ferri o all’uncinetto da centinaia di volontarie e volontari, creando una grande opera relazionale condivisa, frutto della collaborazione tra scuole, realtà associative e culturali, istituzioni, singole persone, gruppi di amici e amiche: a partire dalle 9.00 le coperte saranno messe in vendita (offerta libera a partire da 20 Euro) e il ricavato andrà interamente alla sezione varesina della Lilt per l’acquisto di un ecografo mobile per la diagnosi precoce del tumore al seno.
Un coinvolgimento senza precedenti come ha sottolineato l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni: «Un’iniziativa che mi è piaciuta sin dall’inizio, ma non mi aspettavo il coinvolgimento massivo che c’è stato: donne e uomini, colpiti dall’onda di energia delle prime volontarie, si sono messi in gioco condividendo un’esperienza inclusiva e anche divertente. Un impegno non da poco che è arrivato ovunque, in carcere, nelle scuole, nei negozi. Un’opera fatta da donne per le donne, che ha come finalità la sensibilizzazione al rispetto delle donne».
Come una «valanga buona» – questa la definizione del presidente della Lilt Ivanoe Pellerin -, piano piano il progetto ha invaso il territorio e il numero delle persone di ogni età che si è data da fare è cresciuto, «evidenziando un forte desiderio delle persone di fare cose insieme, di ritrovarsi a condividere un percorso, portando anche il racconto di sé, come è accaduto ad esempio negli incontri che si sono svolti ogni giovedì in biblioteca» ha osservato la portavoce del progetto Giovanna Massironi.
«Mi piace pensare che questa valanga cresca ulteriormente – ha aggiunto il sindaco Emanuele Antonelli, complimentandosi con le promotrici – avete aperto tanti occhi e con questa opera alla portata di tutti avete fatto avvicinare moltissime persone al mondo del volontariato. E tutti sappiamo quanto bisogno di volontari ci sia per le nostre associazioni che sono un sostegno prezioso per tanti cittadini in difficoltà».
«Sono certa che queste bellissime coperte saranno vendute tutte, ma nel caso ne avanzasse qualcuna le farò avere al reparto oncologico dell’ospedale per l’energia positiva che questi lavori potranno portare alle persone ammalate – ha concluso Reguzzoni –. Domenica ribadirò anche la necessità che gli screening per la prevenzione dei tumori femminili si facciano a partire dai 45 anni e non dai 50 come prevede attualmente la norma, abbassare l’età di cinque anni significa salvare tante vite”.
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