È guerra tra Israele e Hamas. Centinaia di morti e preoccupazione per i varesini in vacanza
Mentre si riaccende il conflitto tra palestinesi e israeliani un gruppo di turisti è attualmente in Israele ma il tour operator rassicura: "Stiamo bene"
Centinaia di morti e migliaia di feriti sia tra gli israeliani che tra i palestinesi in poche ore è il bilancio di una giornata orribile nei territori lungo la striscia di Gaza.
A partire dalle prime ore della mattina si è riaperto nel modo più pesante possibile il conflitto israelo-palestinese con l’attacco lanciato da Hamas dalla striscia, che ha lanciato migliaia di razzi verso Israele e ha infiltrato numerosi gruppi di terroristi in diverse città portando morte.
Uccisioni casuali e rapimenti di soldati e civili hanno caratterizzato l’attacco che ha colto di sorpresa il governo di Benjamin Netanyahu e l’imponente apparato di sicurezza nazionale. Il primo ministro ha parlato di una vera e propria guerra che è iniziata, come 50 anni fa.
La risposta israeliana non si è fatta attendere con un bombardamento aereo sulla striscia di Gaza causando almeno 200 morti e 1600 feriti in risposta ai 100 morti e un migliaio di feriti.
Preoccupazione per un gruppo di varesini in vacanza proprio in Israele in questi giorni a seguito dell’agenzia Morandi Tour ma è proprio Stefania Morandi a tranquillizzare tutti attraverso i canali social: «Siamo in una zona tranquilla e siamo continuamente in contatto con gli organi preposti».
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Russia, Cina, Iran, Nord-Africa ed in generale tutti i regimi autocratici vogliono la destabilizzazione mondiale al fine di poter allargare la loro sfera di controllo ed egemonia. L’Europa è uno degli obiettivi primari ed una stretta maglia si sta stringendo intorno al vecchio continente che è ancora troppo distratto ed assonnato tra diritti LGBT e propaganda Woke per capire che il prossimo bersaglio sarà proprio lui.
Per quanto riguarda la Palestina assistiamo prima con Arafat che teneva povera e soggiogata la sua stessa popolazione mentre lui aveva miliardi in conti esteri, poi l’ANP con la pantomima di Abu Mazen che non ha mai goduto di una maggioranza di governo fino a che non è stato soppiantato da Hamas che evidentemente preferisce tenere poveri e rincoglioniti da Corano e progaganda i suoi stessi “fratelli” palestinesi.
L’attacco di ieri è il tentativo di deflagrare i rapporti bilaterali tra Israele ed Arabia Saudita per far scivolare tutto il mediooriente in quello che gli riesce meglio…caos e guerre ad oltranza.
Dove c’è Hamas e Corano vedo disocuppazione, povertà e donne trattati come oggetti sessuali (tema comune che li rende uguali ai loro maggiori finanziatori…ovverosia il regime iraniano) …..dove c’è Israele vedo civiltà, progresso ed una forma di democrazia che tenta di sopravvivere circondata da fanatici che vorrebbero sterminarli.
Chi è causa del su mal pianga se stesso. Per me Gaza ed Hamas con questa ultima azione hanno perso qualsiasi diritto alla rivendicazione del loro status.