I ragazzi di Fridays For Future Varese in piazza per il clima: “Smettete di giocare con il nostro futuro”
In occasione della mobilitazione italiana per il clima e dello sciopero nazionale per il clima indetto dal movimento Fridays for Future Italia, anche a Varese una manifestazione pacifica e apartitica partita da piazza Montegrappa
Giovani varesini nuovamente in piazza per il clima. Sfilano per le vie della città i ragazzi di Friday For Future, che in occasione della mobilitazione italiana per il clima e dello sciopero nazionale per il clima indetto dal movimento Fridays for Future Italia, hanno organizzato nel pomeriggio una manifestazione pacifica e apartitica partita da piazza Montegrappa.
«Il primo messaggio che questa piazza vuole lanciare, il messaggio che più mi preme trasmettere, per la giornata del global strike, da persona appartenente alla generazione Z, che erediterà un mondo di ingiustizie sociali, un mondo più caldo di due gradi rispetto a quello dei suoi nonni è che noi non abbiamo paura di dire che abbiamo paura del futuro, la nostra generazione è terrorizzata all’idea di non avere un domani. Lavoro precario, crisi climatica, ecomafie, sono figli di un sistema economico corrotto e deleterio che sta portando il nostro mondo ad implodere su se stesso».
A parlare è Luigi della Rete degli Studenti Medi, che dà voce alle paure dei suoi coetanei, e invita tutti, soprattutto i “grandi” a prendersi la responsabilità di invertire la rotta. «Le nostre azioni quotidiane, piccole o grandi che siano, non sono sufficienti, quelli di cui necessitiamo è un’azione studiata, politica, globale. Azione globale che non chiediamo ma pretendiamo, e che non sta partendo dall’alto. Noi non accetteremo di far pace con l’establishment. In un sistema economico capitalista i governi continueranno a speculare su migranti e guerre, le banche non saranno mai etiche, l’allevamento non abbandonerà mai la sua intrinseca violenza, il parlamento non veicolerà mai un cambiamento radicale, che non è un capriccio, bensì il minimo per garantire un futuro al pianeta. Davanti alle nostre richieste veniamo chiamati e chiamate esaltati, fanatici, ma noi oggi siamo qui e siamo molto fanatici, molto incazzati, davanti a chi vuole la nostra morte non abbiamo paura di urlare che noi pretendiamo il futuro».
Tra i presenti, anche Legambiente, l’Agorà e la CGIL di Varese: «L’umano non si adatterà al cambiamento climatico. Sarà obbligato ad andare in posti del mondo più ospitali. Il cambiamento climatico ci impone e ci chiede, per proteggerlo, di ragionare e di portare correttivi al nostro sistema complessivo: da quello economico e di produzione, che ci impone un cambiamento importante del quale possiamo – e dobbiamo – essere protagonisti – ha aggiunto Stefania Filetti, segretaria generale della CGIL di Varese – Solo così possiamo scegliere di cambiare, scegliere qual è l energia giusta per continuare a vivere» .
«Noi non siamo qui per dare colpa a nessuno – ha concluso in ultimo Jin, promotore della manifestazione e giovane attivista del Fridays For Future Varese –. Noi non siamo qui per fare casino. Noi non siamo qui, per chiedere l’impossibile. Siamo qui per chiedere azioni concrete. Siamo qui con la nostra voce e i nostri corpi perché sappiamo che non c’è più tempo per andare avanti con la vita così com’è. Perché ogni giorno vediamo la perdita di speranza che va ad incidere sul benessere della gente a cui vogliamo bene. Cosa possiamo fare davanti a un governo eletto che smentisce il fatto che il cambiamento climatico è dovuto all’azione umana? Cosa possiamo fare davanti alla gente che continua a diffondere dubbi nonostante il fatto che 99.9% degli scienziati concordano che è causato dalle azioni umane? Giochiamo con il nostro futuro con lo 0.01% degli scienziati? È come se ci alzassimo ogni giorno e, invece di andare a fare una cosa che sappiamo può portare la sopravvivenza, andiamo a comprare dei biglietti della lotteria. Non giochiamo con il nostro futuro. Ci sentiamo come dei giocatori di una partita condivisa? Non abbiamo ascoltato gli scienziati fino ad oggi, ma non è troppo tardi, non è mai troppo tardi, per chi vuole un futuro migliore».
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