Il compro oro di Varese in aula: “Domenichini non era sporco di sangue”

I particolari emersi finora nel processo per l’omicidio dell’anziana di Malnate: sarà decisiva l’udienza dove verranno scoperti gli elementi di prova in mano al Ris

Generico 23 Oct 2023

Il cellulare di Sergio Domenichini, nel giorno dell’omicidio della pensionata di Malnate Carmela Fabozzi era agganciato alla cella più prossima alla casa della vittima, non risulta essersi spostato da lì per circa un’ora, dalle 9.50 alle 10.50 circa, periodo che comprende l’ora del decesso che il medico legale desume si posa inquadrare fra le 8.30 e le 10.30 del 22 luglio 2022.

GLI ELEMENTI
Ma nessuno in quel frangente l’avrebbe visto salire dalla pensionata
. Solo più tardi, verso mezzogiorno, due condomini l’hanno incontrato per le scale, e in seguito riconosciuto direttamente in aula dove ha sempre presenziato le udienze che lo vedono imputato per omicidio volontario pluriaggravato a scopo di rapina. Gli elementi finora emersi a suo carico sono le impronte digitali nell’incavo di un vaso blu, arma del delitto, impronte confrontate con facilità con quelle della banca dati “Afis“ in uso alle forze dell’ordine; tracce di sangue della vittima (non visibili a occhio nudo) sulle scarpe che hanno lasciato impronte (anch’esse impercettibili) nell’appartamento di via Sanvito 15 a Malnate dove viveva l’anziana; tracce di dna compatibili col corredo genetico di Sergio Domenichini trovate sotto al dito anulare della mano sinistra della povera pensionata.

LA SCENA DEL DELITTO
Elementi piuttosto sostenuti
, che difficilmente possono offrire un quadro diverso da quello accusatorio, ma che vanno letti nel complesso di elementi finora emersi nel dibattimento. Il cellulare dell’imputato agganciato dalla cella ha un margine di scostamento: non indica il punto preciso in cui si trova una persona, cosa che invece può garantire il sistema gps dell’auto presa a noleggio da Domenichini il giorno prima dell’omicidio: tuttavia nessuno lo ha visto salire dalla signora Fabozzi nel momento in cui si è consumata l’aggressione fatale all’anziana. Un’aggressione che non ha lasciato scampo alla donna colpita almeno in due occasioni con un oggetto senza spigoli vivi quale probabilmente è il vaso di vetro, in grado di imprimere una grande violenza, tale da far esplodere i tessuti ma non da recidere vasi sanguigni importanti. Domanda: chi ha compiuto quella mattanza, poteva non sporcarsi di sangue? Forse no, aveva risposto in aula il medico legale, sebbene le immagini della scena del delitto proiettate in aula nella scorsa udienza presentassero una scena con molto sangue, con segni proiettati anche sui muri e ben visibili, ad altezza uomo.

LA MAGLIA BLU
Questo è un elemento importante poiché l’accusa, nel sostenere il favoreggiamento di Antonio Crisafulli, il conoscente dell’imputato di omicidio che guidava la 500X nel frangente un cui Domenichini era sceso dal veicolo nel centro storico di Malnate (non lontano dalla casa della vittima) sosteneva anche il fatto che l’imputato indossasse «indumenti sporchi di sangue». Un fatto, questo, negato dallo stesso Antonio Crisafulli: «Quando sono ripassato a prendere Domenichini non era affatto sporco di sangue, appariva tranquillo e senza alcun segno di turbamento». Assenza di sangue sui vestiti confermata anche dal “compro oro“ sentito in aula nell’ultima udienza. Il teste Roberto Gatti (padre del proprietario del negozio) ha infatti riferito che Domenichini si presentò con dell’oro in catene e preziosi valutato 1300 euro e pagato sulla parola 1000 in attesa di ricevere documenti del venditore (i 300 euro rimanenti della vendita, mai saldati, sarebbero stati consegnati alla presentazione delle carte richieste per perfezionare la vendita), ma di non aver visto Domenichini sporco di sangue, «era invece sporco di polvere. Aveva macchie di polvere, perché mi aveva riferito di aver appena svuotato una cantina e di aver trovato nei mobili quell’oro che ho ritirato, pagato e fuso». La cessione nel negozio è stata ripresa dalle telecamere dell’esercizio.

LA MAGLIA GIALLA
Dopo essere andato dal compro oro attorno alle 11 del 22 luglio, Domenichini si è cambiato di maglia: i varchi delle telecamere lo riprendono in macchina alle 11.35 per l’ultima volta con la maglia blu. Alle 11.47 esegue la rima chiamata alla vittima, che ha il telefono spento. Alle 11.50 si è cambiato di vestito, e indossa una maglia gialla (nella foto, mentre è alla guida). Alle 10.51 il gps dell’auto segnala una sosta in via Ca’ Bassa a Varese (dove verranno trovati su sua indicazione i due cellulari della vittima lanciati nel greto del fiume Olona) poi la seconda chiamata alla signora Fabozzi, che ha sempre il telefono spento, alle 11.59. È mezzogiorno. E mentre suonano le campane della chiesa di Malnate, due condomini lo vedono: una signora gli parla, lui cerca la pensionata, dice che non gli risponde; un secondo condomino lo vede sulle scale. Poi l’auto riparte e va verso l’autolavaggio di Buguggiate per far lavare l’utilitaria consegnata col pieno e appena pulita il giorno prima all’officina di Malnate.

Nella prossima udienza sarà importante comprendere quali sono gli elementi scaturiti dalle investigazioni dei Ris di Parma che nei giorni successivi l’omicidio fecero diversi accessi alla casa al secondo piano nella corte di via Sanvito. Tutti tasselli di un mosaico accusatorio che verranno “scoperti” in aula, alla presenza dei giudici.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

Un giornale è come un amico, non sempre sei tu a sceglierlo ma una volta che c’è ti sarà fedele. Ogni giorno leali verso le idee di tutti, sostenete il nostro lavoro.

Pubblicato il 26 Ottobre 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.