Brenta
Il Coro Diatessaron chiude a San Quirico in Brenta la stagione di “Interpretando suoni e luoghi”
Venerdì 13 ottobre l’ultimo dei 19 concerti che hanno portato grande musica nei luoghi più belli del territorio della Comunità montana Valli del Verbano e della Comunità montana del Piambello

Ultimo concerto in programma per la rassegna “Interpretando Suoni e Luoghi” 2023 promossa dalla Comunità Montana delle Valli del Verbano e dalla Comunità Montana del Piambello.
Venerdì 13ottobre alle 21 il concerto ad ingresso libero, inizialmente programmato a Cuveglio, si svolgerà nella suggestiva Chiesa di San Quirico di Brenta, in via san Quirico, vicino al cimitero del paese.
Per chiudere in bellezza la stagione che ha riscosso un notevole successo di pubblico nei 19 concerti svolti lungo tutto il territorio delle due Comunità montane, la direttrice artistica M° Chiara Nicora ha invitato il coro Diatessaron (nella foto) proveniente da Murcia, in Spagna, diretto da Tomeu Quetgles-Roca, che propone un bel programma con musiche di Arnesen, Lauridsen, Kodaly, Vila e altri.
Il Coro Diatessaron è nato nell’ottobre del 2010, per offrire a cantanti con un’ampia esperienza corale, la possibilità di affrontare differenti repertori di alto livello, senza limite di stile o periodo, affrontando partiture che vanno dal Rinascimento, passando per il Barocco ed il Romanticismo, fino ad arrivare alla musica contemporanea. Il coro si è esibito in tutta la Spagna, Baleari comprese, partecipando a vari concorsi corali e vincendo vari primi premi.
A Brenta eseguirà il programma Destellos (fulgore): come la serie di Claude Monet (1840 – 1926) Cattedrale di Rouen, dove il pittore si cimentò a catturare le sfumature luminose dei diversi momenti della giornata, o come Claude Debussy (1862-1918) nel suo preludio La cathédrale engloutie, dove il compositore ha voluto descrivere il movimento emergente di una cattedrale sommersa dal mare, il Coro vuole ricreare diverse paesaggi di luce naturale all’interno della chiesa, associando la luce al suono corale. Protagonista del programma è la luce, sinonimo di speranza, bontà e saggezza, luce che può avere mille sfumature come all’interno di chiese e cattedrali in cui varia a seconda della quantità di luce, della dimensione delle finestre, del colore dei cristalli e dell’ampiezza delle navate. E’ una una luce in cui siamo immersi.
La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta, anche conosciuta come Santuario della Beata Vergine delle Grazie, sorse nel XII secolo come parrocchiale del paese di Brenta, in posizione elevata, distante dal centro abitato posto nel fondovalle e successivamente sottoposto a vari lavori di modifica. il campanile conserva intatte le vestigia del periodo romanico.
Ultima occasione in queste serate miti di inizio autunno per apprezzare i luoghi del nostro territorio arricchiti da musica di qualità.
Ingresso libero e gratuito