Il sindacato denuncia: “Carenza di personale all’Ispettorato del lavoro di Varese, situazione drammatica“

In una nota della Uilpa viene annunciato un presidio dei dipendenti avanti alla Prefettura di Varese dalle ore 10,30 del giorno 30 ottobre: “La pianta organica prevede 119 dipendenti, ma in servizio sono solo 34 lavoratori"

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Carenza di personale all’Ispettorato del lavoro in provincia di Varese, «manca la tutela di chi tutela» spiega il sindacato che proclama una giornata di sciopero con presidio a Varese di fronte alla prefettura, per la mattinata del 30 ottobre.

L’inizativa, e i motivi dello stato di agitazione vengono esplicitati in una nota della Uilpa, la categoria sindacale della Uil che tutela i lavoratori della Pubblica amministrazione, nota sindacale unitaria che racchiude le posizioni delle altre due sigle sindacali Cgil e Cisl.

«I sindacati Cgil, Cisl, Uil, Confsal e le R.S.U. dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Varese, a margine dell’Assemblea tenutasi il 20 ottobre annunciano le imminenti iniziative di mobilitazione a valle dell’avvenuto incontro con il ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, che «al momento  – si legge nella nota – non è  riuscita a garantire quella piena dignità e quella forte connotazione di ruolo alla delicatissima attività di tutela lavoristica svolta dai dipendenti dell’Ispettorato, mai assurto alla posizione di centralità e massima funzionalità che la sua mission istituzionale imporrebbe».

Il sindacato parla di «carenza di personale all’Ispettorato del lavoro di Varese, situazione drammatica per i lavoratori, gravi rallentamenti nella gestione delle pratiche e controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sempre meno frequenti. La denuncia arriva dai lavoratori dell’ITL di Varese e dalla UILPA di Varese, che chiede un intervento urgente.

«Al momento – spiega Angelo Giorgi della UILPA di Varese – la pianta organica prevede 119 dipendenti, ma in servizio sono solo 34 lavoratori (Ispettori e amministrativi), di cui solo 14 di essi sono dedicati all’attività di vigilanza ordinaria e 4 nuovi ispettori tecnici, in una Provincia che conta circa 900.000 abitanti e 60.000 imprese attive. Si fa presente che la legge 215 del 2021 ha ampliato in tutti i settori produttivi le competenze dell’Agenzia in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, originariamente limitata al solo settore edile. Si sottolinea la carenza di risorse umane e economiche per il suo adeguato funzionamento, nonostante svolga l’importante ruolo di prevenzione e dissuasione rispetto agli illeciti in materia di lavoro e sicurezza ed eserciti funzioni amministrative socialmente rilevanti fra cui spiccano le conciliazioni dei conflitti sui posti di lavoro, l’attività provvedimentale e la convalida delle dimissioni rassegnate nel periodo protetto. Dopo un decennio di blocco del turn over, i concorsi per l’assunzione di ispettori tecnici, tanto pubblicizzati dagli organi di stampa e elogiati dal Presidente Mattarella con 800 immissioni in ruolo, non ha coperto neppure un terzo dei pensionamenti avutosi nello stesso periodo di tempo».

Una carenza di personale, spiega il sindacato che «grava su gran parte degli uffici del Nord Italia, principalmente perché i livelli retributivi non offrono prospettive soddisfacenti rispetto al costo della vita, nonostante l’elevata formazione richiesta in ingresso. La carenza di personale, in particolare di quello amministrativo, comporta l’aggravio dei carichi di lavoro degli ispettori con attività non proprie, e l’attribuzione di incombenze di competenza di funzionari inseriti nei ruoli amministrativi».

Inoltre, i dipendenti dell’INL, nel 2022 sono stati esclusi dalla armonizzazione dell’indennità di amministrazione, che ha coinvolto oltre 140.000 dipendenti statali con decorrenza dall’anno 2020. E’ stato necessario ricorrere allo stato di agitazione nazionale, culminato con lo sciopero del 2022 per ottenere la perequazione dell’indennità di amministrazione a partire dall’anno 2023 ma inspiegabilmente non è stato riconosciuto per il periodo 2020- 2022. Lo stato di agitazione e lo sciopero proclamato riguardano dunque anche il riconoscimento della perequazione dell’indennità d’amministrazione del periodo 2020-2022; il riconoscimento della piena autonomia organizzativa e finanziaria dell’INL; l’aumento dei fondi incentivanti; l’impiego di fondi per un’adeguata retribuzione delle risorse umane.

Nel rispetto della campagna “Zero morti sul lavoro”, si terrà dunque un presidio dei dipendenti avanti alla Prefettura di Varese dalle ore 10,30 del giorno 30 ottobre; nel corso di tale presidio i rappresentanti sindacali e i dipendenti dell’Ispettorato di Varese spiegheranno le ragioni della propria protesta a cittadini, utenti e mass media e chiederanno un incontro con il Prefetto di Varese.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Ottobre 2023
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