In aula la ricostruzione della scena dell’omicidio di Malnate

Proiettate in aula le immagini che i soccorritori si sono trovati davanti. Il figlio della vittima si allontana dall’aula In aula durante la ricostruzione della scena dell’omicidio di Malnate

tribunale

I primi soccorsi e le urla di un figlio che si trova di fronte la madre uccisa. Il tentativo di rianimazione e la scena che si sono trovati di fronte i vicini di casa che hanno praticato il massaggio cardiaco oltre all’equipaggio dell’ambulanza dell’Sos di Malnate chiamata attorno elle 19.30 del 22 luglio 2022 (LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI SULLA VICENDA).

In aula di fonte alla corte d’Assise di Varese sono state proiettate le immagini – 12, comprensibilmente non riproducibili -, scattate dall’autista soccorritore che quella sera operò nell’appartamento ai piani superiori della casa di corte nell’estate dello scorso anno.

Nella casa il corpo supinò della donna riverso a terra, schizzi di sangue sui muri e segni di trascinamento del corpo a terra, oltre ad altro sangue dietro al capo della vittima. Poi il vaso azzurro riposto su di uno scaffale, con tracce di sangue: per l’accusa è quella l’arma del delitto.

Un’udienza molto dura dove proprio quelle immagini hanno causato l’ira del figlio della vittima che si è dovuto allontanare dall’aula. In quella casa, verso le 19.30 c’era proprio Angelo Casoli, il figlio cinquantenne della vittima che aveva trovato la madre senza vita. Nell’udienza verranno ascoltati altri testi dell’accusa.

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Pubblicato il 18 Ottobre 2023
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