“Intollerabile”. Il sindaco di Cassano risponde alla Lega e alle accuse di “autoritarismo”
Pietro Ottaviani esprime "sconcerto" per le parole usate dal segretario della Lega. E chiarisce sui temi scelti per l'informatore comunale: "Erano stati condivisi, anche dal rappresentante della Lega"
Il sindaco di Cassano Magnago, Pietro Ottaviani, esprime «profondo sconcerto e disappunto» di fronte alla accusa di «atteggiamenti autocratici» da parte della Lega Salvini Premier, che ha criticato la gestione del consiglio comunale e le scelte redazionali del periodico comunale.
Il riferimento alle autocrazie proprio non va già al sindaco, «riporta alla mente il periodo più triste e nefasto della nostra storia recente», dice Ottaviani. «Se penso ai fatti drammatici che stanno avvenendo in buona parte del mondo coinvolgendo migliaia di civili inermi, se penso al grande lavoro che questa Amministrazione sta facendo con le scuole per ricordare l’eroismo di coloro che hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà,
se penso al coinvolgimento degli studenti che si adoperano per festeggiare la Giornata dell’Unità Nazionale, bene, se penso a tutto ciò non riesco a capacitarmi delle motivazioni che l’hanno portata a rilasciare certe dichiarazioni e mi auguro che resti un episodio isolato».
Quanto al merito delle contestazioni mosse dalla Lega, Ottaviani risponde in particolare sulla questione del periodico comunale: «Le faccio presente – dice rivolgendosi al segretario leghista Gabbiani – che il Comitato di Redazione del periodico comunale è composto da tutti i rappresentanti delle forze politiche consiliari, compresa la Sua, e che le decisioni vengono prese collegialmente. Così è stato nell’ultimo incontro in cui si è deciso, con il consenso di tutti i presenti (tra cui il rappresentante della Lega), di trattare specifici argomenti nella successiva e prossima edizione».
«Ritengo che la dignità del Comitato di Redazione debba essere sempre tutelata, in primis da chi ricopre la funzione di personaggio pubblico che, nel proprio ruolo, dovrebbe attivarsi, con fermezza e determinazione, affinchè la credibilità delle Istituzioni non sia svilita nè mortificata. Un segretario politico ha il diritto, come ogni altro cittadino, di esprimere le proprie idee ma non con la modalità utilizzata in questa spiacevole circostanza e che non può essere tollerata. Non mi aspetto scuse. Il mio vuole essere un invito a portare rispetto a tutte le persone che dedicano il loro tempo al servizio di una comunità che merita di godere di quella democrazia ereditata e per la quale ci dobbiamo battere ogni momento per mantenerla».
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