Le indagini sull’omicidio di Malnate sono partite dalle chiamate al cellulare della vittima

La ricostruzione dei carabinieri sui primi rilievi che hanno portato all’arresto di Sergio Domenichini. Il GPS dell’auto a noleggio: il giorno del delitto era nei paraggi della corte dove viveva Carmela Fabozzi

processo domenichini omicidio fabozzi

La scintilla investigativa che ha incastrato Sergio Domenichini, sospettato per l’omicidio di Carmela Fabozzi a Malnate nell’estate del 2022 è contenuta nelle telefonate effettuate ad una delle utenze della vittima da parte del cellulare dello stesso Domenichini.

Due telefonate non risposte il giorno dell’omicidio oltre a ben 17 telefonate fatte nei giorni precedenti (tra cui l’ultima, con risposta, il giorno prima), chiamate “isolate” dagli investigatori del reparto operativo dei carabinieri di Varese che rapidamente danno un nome e un cognome al sospettato le cui caratteristiche fisiche corrispondono con quelle di Domenichini riportate anche da due condomini che il giorno dell’omicidio vedono quel sessantenne senza capelli e sovrappeso sulle scale del condominio dove viveva la vittima.

È quanto emerso dal racconto del maresciallo Salvatore Manca, sentito stamane nel corso dell’udienza in corte d’Assise a Varese quale operante nelle indagini sull’omicidio. Indagini che fin da subito non escludono nulla e anzi scandagliano a 360 gradi tutte le ipotesi ma che poi si soffermano con quell’uomo dal profilo criminale emerso dai diversi precedenti di polizia a suo carico, fatti vecchi e meno vecchi legati specialmente a reati per truffa e altri illeciti contro persona e patrimonio.

È poi bastata un’indagine sul numero telefonico per sapere da parte dei carabinieri che il numero di Domenichini agganciava già il 25 luglio una cella di Lignano Sabbie d’Oro, località di mare sull’Adriatico; vengono poi acquisiti i dati dei lettori targa e viene isolata una Fiat 500x rossa che viene associata all’imputato, ripreso nel tardo pomeriggio al varco di Malnate con a bordo anche la compagna, in partenza verso il mare.

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Auto che a bordo ha un GPS che segnala la posizione ogni due chilometri via satellite. Scandagliando i movimenti della macchina il giorno dell’omicidio, 22 luglio 2022 viene anche dimostrata la presenza dell’auto nei dintorni della corte dove abitava la pensionata trovata assassinata dal figlio quella sera. Nel corso della mattinata e nel primo pomeriggio verranno sentiti altri testi.

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Pubblicato il 25 Ottobre 2023
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