L’emozione di fronte all’Everest. E per una doccia calda

Da Varese fino al campo base dell’Everest, a 5364 metri di altitudine: è l’avventura a cui si prepara un gruppo di varesini, guidati da Ngima, guida nepalese che da vent’anni vive in provincia e che porta avanti escursioni, ma anche progetti solidali nelle valli del Paese d’alta quota

Giorno 5
Oggi ci siamo presi un giorno di pausa per permettere a tutti noi di acclimatarci e ne abbiamo approfittato per visitare il Sagarmatha Museum in occasione del 70° anniversario della prima conquista della vetta dell’Evervest.

È successo ciò che tutti noi aspettavamo da mesi. Abbiamo visto con i nostri occhi, la Dea Madre della Terra, sua maestà Monte Everest affiancato dal Monte Lhotse e dell’imponente Ama Dablam. Dopo le doverose foto di gruppo e una breve salita di allenamento abbiamo visitato il Monastero Buddista di Sanga Thekchok Dechen Ling uscito indenne dal terremoto del 2015 che custodisce decine di libri sacri provenienti dal Tibet.

Ma la vera emozione della giornata è stata la doccia calda dopopranzo, fatto che non avveniva da tre giorni.
Nel pomeriggio ci siamo poi goduti lo shopping per le caratteristiche botteghe di Namche Bazar.

Vi ricordate dello Yak che ieri ha tentato di incornare il nostro Sherpa…?
Rientrati al lodge ci aspettava per cena un pregiato piatto tipico locale, una bistecca di Yak. Sarà stato lui?
Questa sera a letto presto, domani ci aspetta un lungo cammino.