Sicurezza alla Coop di Busto Arsizio. Sciopero per chiedere più vigilanza
Ieri (mercoledì) i dipendenti del punto vendita di viale Duca d'Aosta hanno incrociato le braccia per chiedere un rafforzamento della presenza di vigilanti: "Troppi rischi". La replica:
Nella giornata di ieri, mercoledì 25 ottobre, le lavoratrici e i lavoratori di Coop Lombardia del punto vendita di Busto Arsizio in viale Duca d’Aosta hanno incrociato le braccia, scioperando. «Dopo i ripetuti episodi di aggressioni verbali e fisiche – commenta Giorgio Maran, funzionario della Filcams CGIL Varese – avevamo richiesto all’azienda di farsi carico della sicurezza dei propri dipendenti e di rinforzare il servizio di vigilanza. Purtroppo, le azioni da parte dell’azienda non sono state soddisfacenti e l’alta adesione allo sciopero lo dimostra».
L’episodio più grave si è verificato lo scorso 26 settembre, quando un uomo in stato alterato ha prima tentato un taccheggio e poi ha aggredito lavoratori e clienti armato di una pesante catena. Questo non è un episodio isolato ma si aggiunge a una serie di problemi di sicurezza che si trascinano da tempo.
«Come già in altre occasioni, ci hanno segnalato che per coprire i lavoratori in sciopero sarebbero stati chiamati molti lavoratori da altri punti vendita, forse addirittura più di dieci persone. Se fosse confermato, sarebbe un fatto gravissimo che testimonia la preoccupazione da parte dell’azienda per il malcontento dei dipendenti. Eppure, sarebbe bastato poco per risolvere la situazione. Oggi nel punto vendita c’erano diversi dirigenti dell’azienda, sarebbe sufficiente garantire questo stesso livello di presidio ogni giorno, non solo quando i lavoratori decidono di scioperare».
A stretto giro arriva la replica dell’ufficio Comunicazione di Coop Lombardia: «La scarsa partecipazione dei dipendenti allo sciopero dimostra come le risposte sul tema “sicurezza” già fornite ai lavoratori dall’azienda siano state utilmente considerate , pur in un contesto- come quello che sta progressivamente coinvolgendo tutto il Centro di Busto A.- sempre più delicato. Respingiamo pertanto come infondate le accuse sindacali tese a ipotizzare che la nostra cooperativa non rispetti il diritto allo sciopero».
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