Squilli di Willie, McDermott fermato dal “fuoco amico”

SHAHID 4,5 (IL PEGGIORE) – Se il basket fosse una gara di tiri liberi, magari penseremmo a lui per la nostra squadra (4/4 dalla linea). Brutta notizia: il basket è anche tanto altro e non si vede come possa incidere a questo livello – non con un’avversaria cipriota – il povero Shahid. 0 su 3 da tre punti, consueto segno meno nel plus/minus, tre assist che non possono indorare la pillola. Più che “il peggiore” dovrebbe essere indicato come “l’inutile”.

CAULEY-STEIN 6,5 (IL MIGLIORE) – Quando sbaglia la combina davvero grossa (del calibro: rinuncio al tiro e la passo agli altri) ma obiettivamente questa volta ha cifre e impatto di livello importante. 18 punti e 20 rimbalzi di cui 7 in attacco, qualche chiusura difensiva degna del suo nome. Figuriamoci se ricevesse qualche pallone decente sopra al ferro. Squilli di Willie, almeno.
MVP Confident per il 51% dei nostri lettori.

WOLDETENSAE 5 – Nei primi minuti è un disastro totale, tra palle perse, scelte sbagliate e gli immancabili errori al tiro per seguire la moda “autunno biancorosso 2023”. Capisce di poter risalire e lo fa, in parte, con qualche buona scorribanda in area ma il raccolto totale resta piuttosto povero.

MORETTI 6 – La grinta non gli fa difetto, ed è con quella che resta a galla sull’arco dei 40′ nonostante diversi passaggi a vuoto. Tra tutti i biancorossi è l’unico a colpire con buone percentuali da 3 (3/6) oltre a trovare qualche soluzione nel traffico. Avesse più costanza, potrebbe diventare l’uomo capace di trascinare l’Itelyum ma il suo apporto va troppo a fasi alterne.

LIBRIZZI 6 – L’impatto sulla partita stavolta è concreto: Bialaszewski lo butta nella mischia in un momento in cui l’incapacità di intendere e volere è massima per la Itelyum, lui spara la tripla e taglia in due la difesa segnando in penetrazione. Il secondo giro sul parquet è meno redditizio, ma la sua resta una pennellata rosso fuoco in mezzo alla nebbia.

Itelyum, naufragio in coppa. Anche Gottingen profana Masnago

VIRGINIO 5 – Tra le cose da evitare quando hai pochi minuti a disposizione c’è l’effettuare un tiro che va lungo di mezzo metro. Ecco, lui – pure cercato con fiducia dai compagni in angolo – riesce nell’impresa. Non gli verrà concessa una seconda opportunità, giustamente.

HANLAN 5 – La capigliatura è quella del Fausto Gervasoni, personaggio degli “Svizzeri” di Aldo Giovanni e Giacomo. I risultati in campo, in effetti, combaciano con quelli ottenuti dal “Gerva” nelle sfide al più scafato Rezzonico. 4 su 13 complessivo dal campo, 0 su 7 da 3 con (a un certo punto) tre errori consecutivi quando ancora c’era speranza. Trova almeno qualche assist per Cauley-Stein, ma il capitano questa volta affonda con la nave.

MCDERMOTT 5,5 – Guadagna un punto secco in pagella nei minuti trascorsi in campo nel quarto periodo quando sistema il mirino e torna a essere il giocatore che conoscevamo. Fino a quel momento infatti McD è una tragedia vivente con tiri forzati e sbagliati, talvolta senza senso. Il risveglio arriva per tempo, con ancora una partita da raddrizzare ma la contromossa gli taglia le gambe. Peccato che la contromossa arrivi dal suo allenatore, non da quello avversario: dopo una raffica di punti Bialaszewski lo richiama in panchina. Fermato dal fuoco amico.

BROWN 5 – Chi si rivede? Il Brown in versione “amichevoli estive”: impreciso dall’arco, incapace di mettere palla a terra per attaccare il ferro, falloso, pasticcione nel gestire la sfera (3 perse che annullano i 3 recuperi). Otto punti, almeno, ma aggiunge uno 0/4 al festival della mira sbilenca dall’arco.

Bialaszewski: “Partita interessante per come abbiamo creato i tiri”