Un incidente stradale costa la vita a Nino Cescutti, pilastro della Grande Ignis

L'ex cestista friulano è deceduto dopo essere stato investito nella sua città natale. Aveva 84 anni, vinse lo scudetto del '64, la Coppa Coppe e l'Intercontinentale

nino cescutti basket

Quando la Grande Ignis non era ancora tale, ma era già una squadra capace di vincere, Nino Cescutti era uno dei suoi pilastri. L’ex cestista friulano è morto ieri a 84 anni nella sua città d’origine, Udine, dopo essere stato investito da un’automobile mentre camminava per la strada.

Cescutti, che tutti chiamavano Nino ma che all’anagrafe era Giambattista, emerse presto all’attenzione del mondo cestistico nazionale: sul finire degli anni Cinquanta si mise in luce nella Ginnastica Triestina e venne ingaggiato giovanissimo dal Simmenthal Milano, allora la squadra più importante della Serie A.

Dopo una sola stagione conclusa con lo scudetto, andò per un biennio a Pesaro e quindi arrivò a Varese dove la Ignis di Borghi aveva nel frattempo vinto un titolo tricolore. Con Cescutti in campo, nel 1963-64, i gialloblu vinsero il secondo scudetto della storia mentre è del 1966 l’accoppiata Coppa delle Coppe e Coppa Intercontinentale. Tornò poi a Udine contribuendo a portare nella massima serie anche la squadra locale marchiata Snaidero.

Da allenatore guidò anche la Federale Lugano dove, nel frattempo, era andato a giocare il “messicano volante” Manuel Raga che ne aveva ereditato il ruolo nella Ignis. In quel periodo fu anche insegnante di educazione fisica nelle scuole di Varese.

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Pubblicato il 21 Ottobre 2023
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