Weekend della memoria a Varese con le celebrazioni del 79° anniversario dell’ottobre di sangue

Sabato 21 il ricordo di Renè Vanetti in viale Belforte, Trentini, Copelli e Ghiringhelli in Largo Martiri della Libertà e Walter Marcobi al cimitero di Casbeno, domenica 22 ottobre la deposizione della corona di alloro in Largo Resistenza

Generico 16 Oct 2023

Sabato 21 il ricordo di Renè Vanetti in viale Belforte, Trentini, Copelli e Ghiringhelli in Largo Martiri della Libertà e Walter Marcobi al cimitero di Casbeno, domenica 22 ottobre la deposizione della corona di alloro in Largo Resistenza e il saluto delle autorità, Prefetto, sindaco, assessori e i “padroni di casa” dell’ANPI.

Si sono concluse le commemorazioni del 79° anniversario dell’ottobre di sangue varesino, con in chiusura “Bella ciao” cantata dal coro “Rebelde”.

Nell’orazione ufficiale, l’assessora Rossella Dimaggio ha detto: «Immaginate, per un secondo, di essere un giovane uomo o una giovane donna che percorre Varese in bicicletta; avete conosciuto la guerra, la dittatura, le privazioni, la fame, l’oppressione, i lutti, avete paura… eppure vi sentite parte di un progetto comune denso di energie vitali, etiche, sociali, di una volontà collettiva di resistere e lottare per la libertà, per la giustizia. E pedalate, pedalate a perdifiato verso un futuro migliore, verso una Primavera di Liberazione … anche a rischio di morire! A noi resta la responsabilità di non disperdere il sacrificio e la speranza dei nostri giovani martiri, abbiano il dovere di reagire a questa “Epoca delle passioni tristi” dove il futuro che una volta veniva percepito come terra promessa, ora cambia segno e ci appare come una minaccia. In nome di tutti quegli uomini e quelle donne che hanno sacrificato la loro vita per un ideale di giustizia e libertà, lasciandoci in eredità quel senso di comunità e di bene comune magistralmente tradotto nei principi della nostra Carta Costituente; noi abbiamo il dovere politico, etico e sociale di farsi carico dell’“Ottobre di Sangue” contemporaneo, o per meglio dire degli innumerevoli “Ottobre di Sangue” che stiamo vivendo. Non è più possibile ignorare!».

L’OTTOBRE DI SANGUE VARESINO
I primi giorni di quell’ottobre del 1944 furono tristemente ribattezzati “Ottobre di sangue Varesino” e rappresentarono uno dei periodi più difficili della Resistenza partigiana varesina.
In quei giorni, furono catturati, torturati e assassinati decine di partigiani varesini, tra questi Walter Marcobi, comandante della 121ma brigata Garibaldi, eroico partigiano, figura simbolo della lotta contro i nazifascisti a Varese, dimostrò coraggio, grande desiderio di libertà e giustizia, tanto da rimetterci la vita. Un altro eroico partigiano assassinato il 5 Ottobre 1944 fu Renè Vanetti, comandante della 148 ma brigata Giacomo Matteotti, famose le sue parole “si deve a volte morire per sostenere la propria idea”. Furono assassinati in Ottobre anche i giovani Copelli, Trentini e Ghiringhelli. Catturati il 7 ottobre 1944 alla Gera di Voldomino, furono fucilati sul prato davanti alle Bettole dopo che i fascisti avevano già fucilato quattro loro compagni sul luogo della cattura e altri cinque a Brissago Valtravaglia. I tre giovani martiri furono portati a Varese affinché i loro corpi fossero lasciati per terra, sotto una pioggia battente e rappresentassero una lezione per quella Varese schierata con la Resistenza. L’arresto e la deportazione di partigiani tra i quali il malnatese Ermanno Besani troverà la morte nel lager di Flossenburg.

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Pubblicato il 22 Ottobre 2023
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