Xu Tiantian, l’architetta che “guarisce” le aree rurali che rischiano di spopolarsi
La professionista cinese è stata ospite venerdì 13 a Villa Panza, per l’appuntamento di ottobre di Visionare
Non c’è solo la città e le sue costruzioni nella mente degli architetti: in un mondo dove i nuovi monumenti sono i grattacieli, c’è chi si occupa di ripristinare le ferite delle aree rurali del proprio paese, per arginare la fuga dalle campagne di chi raggiunge i grandi agglomerati urbani.
Una delle principali esponenti al mondo di questa attività è la cinese Xu Tiantian, che è stata ospite venerdì 13 a Villa Panza all’appuntamento di ottobre di Visionare, i “dialoghi di Architettura” organizzati dall’Ordine degli Architetti di Varese e ideati da Fulvio Irace, nell’incontro dal titolo “Ereditare il futuro“.
L’architetta, fondatore di DnA _Design and Architecture, si è fortemente impegnata nel processo di rivitalizzazione delle aree rurali della Cina con quella che lei stessa definisce “agopuntura architettonica”, che punta alla rivitalizzazione sociale ed economica della Cina rurale ed è stata selezionata da UN Habitat come caso di studio di Inspiring Practice on Urban-RuralLinkages. Per questo ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Global Award for Sustainable Architecture 2023, il Berlin Art Prize/Kunstpreis Berlin- Architecture 2023 e lo Swiss Architectural Award 2022.
Ma come si può concretizzare la filosofia dell’agopuntura nell’architettura? «Partiamo dal fatto che l’agopuntura è una disciplina cinese che consiste nel porre piccoli aghi in alcuni punti del corpo per far si che la persona stia meglio: è un processo per la guarigione – spiega Xu Tiantian – Questo processo si può applicare anche all’architettura: intervenire sul territorio con piccoli interventi mirati in modo da ottenere un microeffetto di guarigione del territorio. Il concetto dell’agopuntura applicata all’architettura porta, con piccoli passi, a sviluppare le comunità nel contesto rurale, il che significa ridare alle comunità il loro orgoglio e il loro onore»
Xu Tiantian: «Trasforma la vita in architettura e l’architettura in vita – ha sottolineato la presidente dell’Ordine degli Architetti Elena Brusa Pasquè – progettare una Cina che non guarda solo all’occidente, ma al suo genius loci, alla tradizione nazionale senza inseguire necessariamente la modernità. E così incentiva la vita in queste zone».
Una serata emozionante, anche per chi questi eventi li ha organizzati per tutto il 2023: «Sono emozionato – ha sottolineato infatti Fulvio Irace – Per la qualità dell’ospite, ma anche perchè l’incontro avviene in un momento particolarmente drammatico della nostra storia globale. L’incontro di oggi ha perciò valore politico e metaforico: la cultura come ponte per unire i popoli e non dividerli».
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