A Varese c’è una squadra di minibasket che fa sognare i bambini di ogni parte del mondo
L'ha creata Ivan Papaleo, presidente de La Casa del Giocattolo solidale: raccoglie trenta bambini dai 5 agli 11 anni provenienti da famiglie fragili. Oggi sono il Dreaming Team
Sembra una palestra come le altre: i bambini in campo che giocano a basket, le mamme in un angolo che aspettano e chiacchierano, i coach che ogni tanto gridano “Silenzio, ascoltatemi!”.
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E invece no: la palestra della scuola di via Mazzini a Varese è l’isola che non c’è. Sì proprio quella di Peter Pan, quella che accoglieva i “bambini sperduti” e garantiva loro un’infanzia felice. O almeno ci provava.
Ivan Papaleo è il “coach” del Dreaming Team, la squadra che sogna; a lui è venuta l’idea di mettere insieme un gruppetto di bambini dai 5 ai 12 anni per farli giocare a basket. Una storia già vista se non fosse che questi bimbi non hanno mai praticato sport perché i genitori un abbonamento a qualunque attività non potevano permetterselo. Ivan ha deciso di provarci donando il suo tempo, cercando una palestra gratis, recuperando le divise e raccontando il suo progetto per trovare qualche volontario. E ce l’ha fatta.
I piccoli atleti oggi sono una trentina provenienti da ogni parte del mondo e si trovano una volta alla settimana per allenarsi sotto la guida di Ivan Papaleo, Umberto Croci, Dario Capelli.
«A settembre 2022 abbiamo realizzato il nostro piccolo grande sogno: donare a bambine e bambini delle famiglie più fragili del nostro territorio la possibilità di fare sport in forma completamente gratuita – spiega Ivan Papaleo – Grazie al Comune di Varese abbiamo la palestra, ci alleniamo infatti nella Scuola Mazzini di Varese. Ci sono stati donati due bei canestri da minibasket e i palloni ce li hanno regalati Umberto, uno dei nostri allenatori e il consorzio il Basket Siamo Noi, un gruppo di appassionati tifosi della Pallacanestro Varese. Poi sono arrivate le divise donate dal Gruppo Alpini di Varese. Anche le visite mediche sono gratuite».
La Pallacanestro Varese invita spesso i piccoli atleti del Dreaming Team a vedere le partite al palazzetto e adesso la squadretta punta a partecipare a qualche torneo della zona: «Oggi non siamo ancora pronti – spiega Ivan – soprattutto ad affrontare l’agonismo di altre squadre. Dobbiamo prima dare fiducia e forza ai nostri bambini e garantire loro la possibilità di fare sport, attività fondamentale per la crescita e il benessere. Il resto verrà».
Ma se la storia del Dreaming Team è bellissima quella di Ivan Papaleo non è da meno.
40 anni, sposato con Elisa, papà di Rachele, una bambina che gioca nella squadra di basket “che sogna”, Ivan lavorava in Svizzera come organizzatore di eventi fino a quando non è arrivato il Covid e tutto si è fermato.
«Mi sono chiesto cosa potessi fare e ho cominciato – quando ci si poteva muovere e spostare- a raccogliere giocattoli da portare nelle case di chi si trovava in stato di necessità. Ho pensato che ci fossero bambini meno fortunati di altri, che oltre ad essere chiusi in pochi metri quadrati non potessero nemmeno svagarsi con qualche giocattolo nuovo».
Quel piccolo gesto è diventato un progetto straordinario: La Casa del Giocattolo Solidale odv. Nel tempo l’associazione è cresciuta e ora non si occupa solo di donare giocattoli, o materiale scolastico ma anche esperienze di gioco, sport e condivisione. Nel 2021 la Casa del Giocattolo Solidale ha trovato una sede in via Merini 45 a Varese, in uno spazio confiscato alla criminalità organizzata e donato dal Comune di Varese a realtà del territorio impegnate in attività sociali.
«I volontari oggi sono 50 – racconta ancora Ivan – Abbiamo capito che i bambini e le loro famiglie avevano bisogno di esperienze; che oltre ai giocattoli è possibile regalare qualcosa di ancor più prezioso: un tempo di qualità. La maggior parte dei bambini assistiti dalla Casa del Giocattolo Solidale proviene da situazioni di forte marginalità e principalmente dal contesto cittadino, con scarse opportunità di trascorrere del tempo giocando all’aria aperta e in mezzo alla natura.
Per questo abbiamo iniziato ad organizzare momenti di gioco comunitario, laboratori e sostegno allo studio. E la squadra di basket. Queste esperienze sono dei piccoli semi che certamente porteranno un grande frutto nel futuro perché chi riceve, imparerà anche a donare»
Da cosa nasce cosa e arriva anche il campo estivo gratuito e solidale.
«Un campo estivo dedicato ad oltre 50 bambini delle famiglie più fragili della nostra provincia. L’iniziativa benefica è diventata realtà per la prima volta nell’estate 2022 nei bellissimi spazi dell’oratorio di Capolago – dice Papaleo-. L’iniziativa, ormai diventata un appuntamento fisso dell’estate, è realizzata grazie ai nostri volontari, in collaborazione con La Casa Davanti al Sole, con il contributo di Sielco, azienda informatica di Buguggiate, e con il sostegno degli amici della Cooperativa di Capolago e delle tante persone che danno sostegno alla nostra associazione.
Il campo estivo “Agosto Insieme” ospita, fornendo a costo zero trasporti, pranzi, merende, gite e attività collaterali, bambini segnalati da Servizi Sociali, Caritas del territorio e Comunità Minori».
La Casa del Giocattolo Solidale ha infine ricevuto in comodato d’uso gratuito un terreno di oltre 1600 metri quadrati nel quartiere di Bregazzana
«Trasformeremo questo terreno, già in ottime condizioni, in un’agrigiocoteca, uno spazio dove donare ai bambini più fragili del nostro territorio attività ludiche all’aria aperta, gratuita e inclusiva. Uno spazio immerso nella natura dove svolgere anche il nostro abituale campo estivo benefico».
Finita l’emergenza Covid la società Svizzera presso cui lavorava Ivan Papaleo gli ha chiesto se volesse tornare ad occuparsi di organizzazione di eventi. Indovinate lui cos’ha risposto?
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