A Varese oltre 130 sindaci e amministratori per il primo evento del Centro studi Comuni orizzonti
Tanto pubblico alla serata con il professor Mauro Magatti, preside del Dipartimento di sociologia dell'Università Cattolica di Milano, che ha parlato di "Impegno politico e bene comune: visioni e sfide per le nostre comunità"

Un successo oltre le aspettative per il primo evento pubblico del Centro studi Comuni Orizzonti, che si è svolto lunedì sera nella sala conferenze di Upel, a Varese. Oltre 130 tra sindaci, amministratori del territorio e cittadini, hanno partecipato alla serata con il professor Mauro Magatti, preside del Dipartimento di sociologia dell’Università Cattolica di Milano, editorialista del Corriere della Sera e autore di numerosi libri e pubblicazioni. Tema dell’incontro “Impegno politico e bene comune: visioni e sfide per le nostre comunità”. All’incontro sono intervenuti il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, il presidente della Provincia Marco Magrini, il presidente della Comunità montana del Piambello Paolo Sartorio, il presidente dell’Associazione italiana comuni di frontiera Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa e il senatore Alessandro Alfieri.
Ad introdurre la serata il presidente dell’associazione Marco Cavallin, sindaco di Induno Olona, e la vicepresidente Irene Bellifemine, sindaco di Malnate, che hanno presentato l’associazione e i suoi obiettivi. Nato per iniziativa di sette sindaci della provincia di Varese (i primi cittadini di Bisuschio, Induno Olona, Luino, Malnate, Saronno, Somma Lombardo e Vedano Olona) e di altre persone attive nell’ambito socio-politico, , «il Centro studi nasce da un bisogno di incontro e di confronto tra chi opera nella costruzione, giorno per giorno, del bene comune – ha spiegato Cavallin – E’ uno spazio culturale, politico ma non partitico, dove discutere e riflettere insieme sui temi rilevanti per la nostra società, soprattutto in ambito locale, aprendo spazi di confronto, con un’attenzione particolare ai giovani».
Ai giovani ha fatto riferimento anche il prefetto, che proprio nella giornata di lunedì ha presieduto una riunione della Conferenza provinciale permanente sul disagio giovanile con sindaci e operatori sociali: «Insieme affrontiamo ogni giorno sfide comuni – ha detto Pasquariello ai sindaci – E tra queste sicuramente c’è l’azione contro il disagio giovanile che è un fenomeno che richiede grandi sforzi e un impegno specifico, proprio nel segno del bene comune, perché le giovani generazioni hanno bisogno tutta la nostra attenzione per crescere, per far crescere la società e anche perché così si controllano fenomeno gravi come microcriminalità, uso di sostanza, abbandono scolastico». Il presidente provinciale Marco Magrini ha parlato invece del ruolo della Provincia nel dialogo quotidiano con le amministrazioni locali: «Il Centro studi è una bella iniziativa e sarà sicuramente importante nel dialogo che la Provincia vuole mantenere con il territorio, con l’obiettivo di affiancare gli enti locali nell’interesse comune».
Nel suo interessante intervento, il sociologo Mauro Magatti ha inquadrato il momento storico, politico e sociale che stiamo attraversando e in cui gli amministratori comunali, ma anche chi opera nell’associazionismo e è impegnato nel volontariato, si trovano ad affrontare nuovi scenari e problemi inediti: «Serve un cambio di paradigma perché la società è in un momento di profondo cambiamento, alle prese con la crisi economica, quella demografica e con crisi a livello internazionale che si riflettono anche sul nostro quotidiano. Dal Covid alla situazione geopolitica, dalla tecnologia all’economia tutto sta portando metamorfosi profonde e si sta delineando un’epoca nuova di cui non abbiamo le mappe. Anche la politica sarà chiamata a ridefinire le proprie mappe. Credo che il cambio di paradigma a cui tutti siamo chiamati per costruire il domani sarà nel segno della cooperazione, a tutti i livelli. Ascolto, confronto costruttivo e collaborazione, elementi che sono al base del progetto Comuni orizzonti, sono le parole chiave per l’arte delle alleanze che dovrà essere la cifra del nostro tempo».

«Siamo davvero soddisfatti di questa serata – hanno detto i sette sindaci promotori del progetto Comuni orizzonti, intervenendo in conclusione dell’incontro – Ci saranno presto altri momenti di scambio che cercheremo di fare in diversi punti della provincia, per poter coinvolgere al meglio tutti i territori. Ci ha fatto molto piacere vedere quanti sindaci, amministratori e cittadini hanno accolto il nostro invito, con presenze da tutta la provincia e con tante appartenenze politiche. Segno che la nostra proposta ha intercettato un bisogno reale, quello di avere momenti di confronto e di riflessione per alzare lo sguardo su temi che toccano la nostra azione quotidiana ma anche il senso stesso dell’impegno per il bene comune per i nostri concittadini».
Chi volesse iscriversi, avanzare proposte o avere maggiori informazioni sul Centro studi Comuni orizzonti, può scrivere una mail a: centrostudicomuniorizzonti@gmail.com
Quando la politica è passione civica: sette sindaci danno vita all’associazione “Comuni orizzonti”
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